“Il Premier Matteo Renzi ha espresso la sua posizione di favore nei confronti dell’energia eolica e delle rinnovabili e la necessità di un ulteriore sviluppo del settore in Italia, riconoscendo al Paese una posizione di leadership a livello europeo”. Così l’Anev, associazione nazionale energia del vento.
“Il Presidente – continua la nota – ha elencato i dati del settore sottolineando la possibilità di un raddoppio della produzione geotermica ed eolica. Su quest’ultimo punto, il premier ha rilevato che “non abbiamo grandi chance di mettere altre pale ma abbiamo la possibilità di cambiare quelle che ci sono oggi. Come gestire il rinnovo delle strutture eoliche sarà cruciale, possiamo creare una filiera produttiva”.
L’Anev esprime il proprio apprezzamento per l’apertura del Presidente del Consiglio Renzi, nei confronti del settore eolico italiano che si attesta oggi sui 9.000 MW installati con un margine di crescita tale da consentire il raggiungimento degli impegni presi in sede europea dall’Italia, ovvero il target di 12,68 GW al 2020.
“Tale sviluppo sarà possibile sia con le nuove installazioni che consentiranno di raggiungere gli obiettivi al 2020 sia, come osservato giustamente dal Premier, attraverso interventi mirati di rinnovamento del parco eolico, per mezzo della sostituzione degli impianti più vecchi con turbine di nuova tecnologia, in Italia non ancora regolamentato. Si tratterebbe di sostituire turbine di nuova tecnologia e più performanti in luogo delle più vecchie, con benefici evidenti non solo a livello ambientale e paesaggistico, ma anche economico”.
“L’industria eolica italiana – continua l’Anev – ha già prodotto sviluppo economico ed occupazionale, impiegando oggi 26.000 addetti nel settore tra diretti e indiretti e si stima che con il giusto sostegno potrà giungere a quota 67.000 addetti al 2020 in Italia. Inoltre quella eolica è un’industria nazionale matura e che ormai da anni esporta all’estero ed è autosufficiente per il fabbisogno del nostro Paese. A fronte della posizione espressa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, l’Anev si aspetta che il Governo intervenga per eliminare gli ostacoli normativi che attualmente affliggono il settore, ancora in attesa del Decreto Ministeriale necessario per la realizzazione di nuovi impianti e che avrebbe dovuto essere emanato entro dicembre 2014”.