Primi 20 milioni, su 60 totali, per il rifacimento delle reti idriche irpine. La Regione Campania e l’ente idrico campano (Eic) hanno annunciato questa mattina ad Avellino l’avvio del programma di investimenti dedicato alla risoluzione di un problema annoso per la provincia, cioè i guasti e le perdite lungo la rete idrica. Coinvolti nel piano regionale soprattutto i Comuni serviti da Alto Calore, ma non soltanto quelli.
I fondi saranno erogati in tre momenti: nel primo anno arriveranno 19.405.325 euro ai primi 21 comuni, nel secondo i successivi 19 comuni beneficeranno di 18.026.840 euro, e nella terza annualità saranno erogati i restanti 21.586.269 euro.
I 58 comuni ammessi al finanziamento in tre anni sono (in grassetto gli irpini): Cervinara 1.289.865, Solopaca 1.362.851, Cautano 442.457, San Martino Valle Caudina 761.211, Montella 1.648.231, Airola 617.369, Guardia San Framondi 1802.635, Roccabascerana 1.962.608, Volturara 771.414, Rotondi 374.137, Pontelandolfo 1.932.819, Scampitella 751.967, Pietrelcina 744.228, Arpaia 135.128, San Michele di Serino 336.117, Montemarano 9070.221, Bonea 533.659, Faicchio 1.114.199, Altavilla Irpina 2.408.468, Reino 1438.794, Durazzano 264.623, Castelvetere sul Calore 869.238, Contrada 483.422, Sant’Andrea di Conza 323.706, Pratola Serra 930.934, Ariano 4.620. 791, Grottaminarda 1.861.785, Cesinali 300.246, Summonte 512.520, Sperone 561.455, Quindici 620.218, Benevento 1.656.224, Teora 518.652, Atripalda 1.150.305, Avella 1.030.525, Foglianise 520.186, Buonalbergo, 1.371.234, Sant’Angelo a Scala, 765.999, San Nicola Manfredi, 1.667.874 Telese Terme 155.457, Montesarchio 4.513.157, Pannarano 573.901, Castelpagano 78.924, San Lorenzo Maggiore 594.110, Chianche 386.271, San Potito Ultra 1.198.310, Carife 995.000, Pietrastornina 2.303.575, San Giorgio del Sannio 1.606.543, Ospedaletto d’Alpinolo, 692.358, Sant’Angelo a Cupolo 1.487.615, Montemiletto 3.242.275, Grottolella 1.132.369, Mirabella Eclano 2.381.817, Lauro 441.976, Paolisi 59.032, Pietradefusi 1435.267, Capriglia Irpina 864.772.
Il vice presidente della Giunta regionale Fulvio Bonavitacola ha commentato: “I fondi non sono un contributo all’Alto Calore, ma un programma di investimenti che dovrà gestire la società che, su queste risorse, potrà trasferire parte dei costi del personale che oggi gravano sulle casse dell’ente. E’ l’unico modo attraverso cui la Regione può intervenire. Auspichiamo una presa di responsabilità corale dei soci e dei Comuni. Conosciamo le difficoltà, ma l’alternativa è il fallimento o lo scioglimento di Alto Calore con aumenti dei costi e crisi occupazionale”.
L’assessore all’Ambiente ha anche annunciato che il 27 marzo si terrà al ministero delle Infrastrutture un tavolo sulla messa in funzione della Pavoncelli bis di Caposele. “Sarà l’occasione – ha chiarito – per discutere del riequilibrio delle risorse idriche con la Puglia in attesa di un accordo, non ancora firmato, per la sorgente di Cassano”.