“Oggi si terrà il consiglio provinciale in cui si tratterà del ridimensionamento della rete scolastica e ci auguriamo che il tutto non si ridurrà, per l’ennesima volta, a una patetica messa in atto di combinazioni clientelari che potrebbero dar vita a nuove battaglie giudiziarie che non gioverebbero né all’ente Provincia, né ai comuni”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Prata P.U., Gaetano Tenneriello, ricordando che “in un errore del genere l’amministrazione provinciale già si è imbattuta qualche anno fa quando, avvicinandosi sommariamente all’argomento e senza i dovuti approfondimenti sulla legittimità delle decisioni che si andarono a prendere, decise di accorpare l’Istituto comprensivo di Prata P.U. a quello di Pratola Serra. In seguito al ricorso effettuato dalla mia amministrazione comunale, prima il Tar di Salerno e poi il Consiglio di Stato, hanno annullato l’accorpamento sentenziando proprio il contrario, ossia che si sarebbe dovuto accorpare l’istituto di Pratola Serra a quello di Prata in quanto il nostro era titolare di dirigenza scolastica a differenza del secondo che era in reggenza, ripristinando quanto stabilito dalle linee guida della Regione Campania”.
“Questo è il caso del mio Comune ma tanti altri primi cittadini hanno messo in atto delle iniziative del genere all’epoca, dando vita ad una serie di ricorsi che hanno comportato il dispendio di ingenti risorse economiche e di tempo da parte di istituzioni ed enti locali a vari livelli. Ci auguriamo – ha concluso Tenneriello – che non si ritornino a commettere gli stessi errori che, a pensar bene, lasciano intravvedere incompetenza e approssimazione, a pensar male, un clientelismo e un campanilismo di bassa lega, indegno anche per personaggi che non hanno mai spiccato per essere amministratori particolarmente capaci. Dal canto mio già è partita una diffida, sia alla Provincia che alla Regione, a non adottare provvedimenti che possano ledere ulteriormente lo stato delle cose, in virtù di un procedimento ancora in corso presso la Procura della Repubblica di Avellino”.