Si continua a parlare di biodigestore e rifiuti organici a Conza della Campania. Sedate le proteste di comitati e sindaci dei paesi vicini, con la firma della lettera alla Regione Campania che comunicava la sospensione sine die della disponibilità a ospitare un impianto per il trattamento dell’umido, nel piccolo comune altirpino continua a tenere banco la polemica interna nei confronti dell’amministrazione targata Vito Cappiello. Al punto che il comitato No Compost, nato a fine gennaio, si è fatto persino promotore di una proposta di referendum sul tema.
Le cronache raccontano di una disponibilità manifestata a giugno dal Comune e “sospesa” a inizio febbraio, a soltanto dieci giorni dalla diffusione della notizia dell’ok di Palazzo Santa Lucia: una retromarcia repentina e radicale che ha sorpreso molti, soddisfatto altri e perplesso alcuni. E’ per questo, e per fugare ogni residuo dubbio su una rinuncia che nelle intenzioni della amministrazione vuole essere definitiva, che il capogruppo di maggioranza Vito Farese ha scritto al sindaco e alla Giunta per chiedere di recepire il documento concordato con i sindaci di Sant’Andrea di Conza, Cairano e Teora, revocare la delibera di manifestazione d’interesse per la realizzazione di un biodigestore e convocare un consiglio comunale ad hoc con un doppio obiettivo: la revoca del piano triennale delle opere pubbliche approvato a giugno e contenente anche l’impianto, e quella dell’individuazione del sito “Tortorino” per la sua localizzazione.
Le richieste, spiega nella lettera Farese, “vengono avanzate nonostante si ritenga l’impianto perfettamente rispettoso dell’ambiente e un’opportunità ecocompatibile di sviluppo industriale”, ma con lo scopo di “reinstaurare a Conza un clima distensivo e di pace sociale”.
Per un’amministrazione che accoglie le richieste dei territori vicini e fa marcia indietro, in Alta Irpinia, un’altra tira dritto avanti. E’ quella di Chianche che domenica si è confrontata con la popolazione e il cui sindaco Carlo Grillo continua a sostenere la bontà della sua scelta nonostante la contrarietà di opposizione e comunità limitrofe.