Il confronto c’è stato, anche duro. E si è concluso con l’impegno di una nuova assemblea. Amministrazione di Conza della Campania da una parte. L’altra è composta principalmente dall’associazione “Io voglio restare in Irpinia”. Il sindaco Vito Cappiello è a Napoli proprio per un summit in Regione sull’ipotesi dell’impianto di compostaggio nel paese.
Tocca a Vito Farese, neo-consigliere provinciale e consigliere comunale di maggioranza, discutere con chi si oppone al cosiddetto biodigestore. “Invece di fare polemiche confrontiamoci“, esordisce. “Anche noi abbiamo tanti quesiti da porre in Regione“. E’ infatti il Comune ad aver candidato un’area al confine con Sant’Andrea e Cairano. “Ci fu un’iniziativa simile nel 2008 ma allora il Comune era protagonista del progetto e della gestione, la struttura sarebbe stata appetibile per le casse comunali. Ora non ho le risposte. Riguardo la tecnologia e gli effetti non ci sbilanciamo, ma le associazioni che si occupano di ambiente ci tranquillizzano. Detto questo – ha continuato Farese – non abbiamo alcuna volontà di realizzare nulla che non sia accettato dalla popolazione. I cittadini non si troveranno qualcosa che non vogliono. Ma discutiamone. Avevamo convocato oggi al Comune anche i sindaci di Teora, Sant’Andrea e Cairano ma non sono venuti. Volevamo proporre di potenziare il sito di Teora e chiedere alla Regione d trovare un altro luogo, magari Cairano, area Pip (anche Cairano si era candidato, ndr) ma non è stato possibile vista l’assenza“. Dall’altra parte c’è il gruppo dell’associazione, una decina di ragazze e ragazzi. Pochi cittadini di Conza, qualcuno da Sant’Andrea. E consiglieri di minoranza o ex amministratori che ipotizzano un referendum.
Tra i tanti interventi di chi è contrario all’opera, uno sembra particolarmente incisivo: “Voremmo sapere qual è la strategia di Conza sullo sviluppo. Turismo, ambiente oppure opere che vanno ad aggiungere comunque altro cemento?“. C’è poi una polemica, a nostro giudizio francamente improduttiva, su chi fosse favorevole o contrario nel corso delle varie maggioranze e minoranze. Mentre sempre dall’opposizione arriva la richiesta: “L’Alta Irpinia è stata sempre lontana da queste logiche. Non sappiamo a cosa si va incontro. Se c’è la volontà di rinunciare si rinunci“. Ma l’impressione è che non sarà tutto molto semplice. Conza è infatti inserita in un piano regionale insieme ad altri 24 Comuni. Un passo indietro dell’Amministrazione è sempre possibile ma se da una parte sarebbe un segnale di distensione con le comunità confinanti, dall’altra significherebbe sconfessare una scelta fatta soltanto nel maggio scorso. Quel che appare certo è che nei prossimi giorni, probabilmente sabato, ci si incontrerà di nuovo per discutere sull’impianto.
AGGIORNAMENTO – DALLA REGIONE VIA LIBERA ALL’IMPIANTO (leggi qui).