Opposizione contro l’ipotesi di un biodigestore a Montella. In una nota il gruppo di minoranza scrive: “Siamo stati invitati dall’attuale Amministrazione a visitare un biodigestore in provincia di Udine, con precisione a Codroipo. La minoranza si è resa disponibile, partecipando con una propria rappresentanza, a testimonianza che nessuna sorta di chiusura preconcettuale o per partito preso ci appartiene“.
Ma il gruppo dice no. “All’indomani della visita e dopo un’attenta analisi dei pro e dei contro si è giunti ad esprimere un parere negativo sull’eventualità di insediare un biodigestore nel territorio del Comune di Montella. La nostra è una iniziativa condivisa con cittadini, aziende e associazioni di tutela per la salute e rappresenta le istanze e gli interessi delle comunità di Montella. I nostri intenti non sono dettati da interessi politici, ma dal dovere morale di tutelare la salute dei nostri cittadini oltre che di salvaguardare l’immagine e la salubrità del nostro paese.
A questo proposito ci preme ricordare che Montella è natura, acqua, sorgenti naturali, fiumi, castagne e prodotti lattiero caseari di qualità. Montella è il primo paese italiano per la coltivazione della “Castagna di Montella I.G.P.” con la presenza della quasi totalità di aziende in agricoltura biologica. L’immagine del nostro Paese, quindi, non può e non dovrà mai in nessun modo essere avvicinata a un biodigestore o ai rifiuti perché ciò causerebbe un danno di immagine incalcolabile per il nostro territorio.
Una banale analisi costi/benefici farebbe emergere che ci ritroveremo di fronte solamente ad una riduzione della tariffa Tari, quindi parliamo di pochi spiccioli. Il tutto, causerebbe l’aumento di produzione delle pericolose nanoparticelle dovute al trasporto della “materia prima” sia in ingresso ed in uscita (tanti camion percorrerebbero le strade del Comune dato il bacino di utenza). Una ‘non attenta gestione’ e ‘controlli superficiali’ causerebbero seri problemi di produzione di cattivi odori, di immissione nell’aria di sostanze nocive e di smaltimento delle acque reflue.
L’opposizione si fa seriamente carico delle responsabilità e dei doveri di concorrere a realizzare un moderno e sostenibile Piano industriale dei rifiuti provinciale. Al contrario riteniamo che ci siano territori e zone molto più compatibili nella nostra verde Irpinia per ospitare un impianto di Biodigestore dei rifiuti. Infine, cosa di non secondaria importanza, ci si chiede da chi verrebbe realizzato e gestito l’eventuale biodigestore. Da privati? Dal Comune? O da un partenariato pubblico-privato?
Data l’importanza dell’argomento, quindi, siamo certi che questa Amministrazione, nella sede opportuna del Consiglio Comunale, vorrà avere con la minoranza un confronto serio per analizzare nel merito le problematiche derivanti dalla costruzione di un eventuale biodigestore nel nostro territorio comunale”.