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Rsa Nusco, lavoratori in agitazione: 20 a rischio

Va avanti da giorni la protesta alla Rsa di Nusco. Lavoratori in presidio davanti alla struttura. Oggi l’incontro di avvio della procedura di licenziamento collettivo per venti operatori della Kursana Piemonte scs che gestisce la Rsa in appalto. Clima incandescente così Cgil, Cisl e Uil scrivono al Prefetto di Avellino Maria Tirone, alla direzione generale dell’Asl Avellino e alla società proclamando lo stato di agitazione e chiedendo l’attivazione della procedura di conciliazione.

“Si è svolto in data odierna l’incontro di avvio della procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale di cui alla legge 223/1991 e riferita ai lavoratori della Kursana Piemonte Scs in servizio presso la Rsa di Nusco (AV) a seguito di appalto dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino.

La procedura riguarderebbe 20 lavoratori su un totale di 46. Al netto della forzatura provata dall’Azienda di svolgere l’incontro in sede terza dal luogo di lavoro, tentativo successivamente rientrato vista la determinazione delle Organizzazioni Sindacali, l’incontro stesso è stato preceduto dalla pregiudiziale posta dalle Organizzazioni Sindacali tanto in riferimento ad evidenti e madornali errori presenti nella comunicazione di avvio della procedura di licenziamento da parte della Kursana Piemonte Scs (profili professionali degli addetti, numero degli esuberi in riferimento ai profili professionali) quanto in riferimento a valutazioni soggettive dell’Azienda in riferimento alla classificazione degli ospiti della struttura la cui competenza è esclusivamente in capo all’Asl di Avellino.

Per tali motivi le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto il ritiro della procedura invocandone la nullità.

I rappresentanti della Kursana Piemonte Scs, peraltro in assenza di delega da parte della società, hanno invocato la validità della procedura stessa rifiutandosi di firmare il verbale della seduta redatto dalle Organizzazioni Sindacali in quanto gli stessi rappresentanti dell’Azienda si erano rifiutati di redigerlo.

Pertanto, vista la delicatezza della situazione, la evidente distanza tra le parti a partire dalla forma della procedura – senza entrare al momento nel merito della sostanza – e l’atteggiamento della Kursana Piemonte Scs così come rappresentata, queste Organizzazioni Sindacali si vedono costrette a proclamare lo stato di agitazione del personale dipendente ed a chiedere l’attivazione della procedura di conciliazione prevista dall’art. 2, comma secondo della Legge 146/90, così come modificato dalla Legge 83/2000”.

La missiva è firmata da D’Acunto, Santacroce e Venezia.

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