Parte da Lioni per un’analisi e una polemica che attraversa tutta l’Alta Irpinia.
Rodolfo Salzarulo contro tutti? No, ma contro molti. Contro l’accordo tra Ciriaco De Mita e Rosetta D’Amelio, definito “accordo Cirietta“. L’intesa su Lioni, che ha portato alla formazione della lista guidata da Yuri Gioino. E contro quello che di fatto si è concretizzato in tutti i comuni dell’Alta Irpinia al voto il prossimo 5 giugno. “Nove comuni su venticinque imbottiti di uomini Udc“, dice sul palco il sindaco di Lioni nell’apertura della campagna elettorale.
“A Teora una lista Pd imbottita di Udc. Stessa cosa a Calabritto. A Torella solo Udc, il Pd è addirittura scomparso. Teora e Torella con liste civette, ci hanno provato anche a Lioni a far fare la civetta. Con le promesse. Ma la Ema veramente può assumere altre 500 persone? Assurdo”. E nel mirino ci sono anche e soprattutto i colleghi Pd di Salzarulo. “Quelli che si sono venduti in vista di queste elezioni”. Il riferimento, manco a dirlo, è all’elezione di Ciriaco De Mita come presidente dell’Area Pilota. E pur senza nominato direttamente, il riferimento più diretto è a Stefano Farina, sindaco e candidato sindaco di Teora. Per Salzarulo tutto questo è un disegno. “Queste amministrative sono un disegno di De Mita e la D’Amelio”. E aggiunge: “Rosetta è un ponte per far rientrare De Mita nel Pd“.
E a Lioni? “Il mio partito ha giocato, hanno provato a tenermi fuori dalle liste – ha tuonato -. Ma non mi manderanno in esilio. Non hanno capito che se io dovessi perdere non sarò minoranza. Noi faremo l’opposizione, l’ho fatta per anni e la so fare”. Sulla formazione delle liste: “Ho provato anche a farla con Angelo D’Amelio, riferimento Udc massimo a Lioni. Gli ho offerto la candidatura a sindaco. Ha rifiutato e non è neanche candidato dall’altra parte. Portare la fascia tricolore non è un onore?”. Contro la D’Amelio: “Fanno anche il collocamento su Facebook”. Insomma un fiume in piena. Poi, a proposito di Facebook, sulla pagina della sua lista “Per Lioni” lo slogan emblematico di fine comizio: “Non è che l’inizio”.