Nella giornata di ieri gli speleologi del Club Alpino Italiano hanno effettuato un lungo sopralluogo lungo il tratto tombato del torrente Caudino a San Martino Valle Caudina. Otto giorni fa, intorno alle 19 di sabato 21 dicembre, l’alluvione nel centro storico del paese. Il Caudino, appunto, si era ingrossato al punto da far esplodere piazza XX settembre (video in basso), dove insiste pure il municipio costringendo il sindaco Pasquale Pisano a diffondere un’ordinanza di evacuazione di circa 300 persone.
Ieri gli esperti del Cai hanno ispezionato il torrente tombato: partendo dal bar Chalet Primavera e salendo sino al Mulino. Lungo l’alveo del fiume sono stati trovati alcuni tronchi d’albero, in particolare proprio in prossimità del bar la pavimentazione della piazza subisce si biforca. Oggi si provvederà alla rimozione del materiale: varie le ostruzioni causate da detriti e radici di arbusti nella parte a monte che è stata interessata dalla frana. Poi bisognerà capire cosa fare della piazza, se liberare il torrente e ricostruire il centro storico ricoprendo il Caudino. Ed è tempo pure della conta dei danni dopo il riconoscimento, quasi immediato, dello stato di calamità nazionale.