Sanità e territorio nell’incontro ad Avellino. Regione ed enti locali a confronto, prima dell’intervento del governatore Vincenzo De Luca. Strapieno l’Hotel De La Ville, location del convegno. Critico il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, che aveva detto: “Abbiamo chiesto in una seduta straordinaria in Provincia di rivedere il Piano ospedaliero perché non c’è un Dea di primo livello. Solofra merita maggiore considerazione e in generale per tutti i presìdi abbiamo bisogno di potenziamento“.
E chiarissime sono state le parole del direttore generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante (nella foto): “Il decreto 33 del 2016 ha restituito all’ospedale di Sant’Angelo la dignità che gli è propria. Coinvolgeremo al massimo i sei distretti sanitari e potenzieremo i percorsi di prevenzione già in atto“. Sugli ospedali: “I presidi periferici sono fondamentali perché sono la risposta più vicina al cittadino. Devono essere autosufficienti“.
Di diverso avviso, evidentemente, Enrico Coscioni, consigliere di De Luca per la Sanità: “Ci sono 90 posti in più per il Moscati, Ariano Irpino è hub di primo livello per le reti dell’emergenza urgenza e c’è stata la restituzione del pronto soccorso a Sant’Angelo dei Lombardi“.
Il neo manager del Moscati, Angelo Percopo, dichiara: “All’atto dell’insediamento il presidente De Luca è stato chiarissimo circa la sfida che mi attende. Le criticità riscontrate nell’azienda Moscati sono la sofferenza nella gestione dell’emergenza che si riverbera sull’organizzazione dei reparti. Poi abbiamo sofferenza nell’organico in particolare per infermieri, oss e tecnici. Soffriamo inoltre l’assenza di 12 primari. Circa le liste di attesa vorrei dire che il Moscati è un Dea di II livello e non dovrebbe caricarsi di prestazioni da fare altrove“.