Nel corso della conferenza stampa del governatore sulla sanità in Campania, la svolta più rilevante è l’annuncio di quattromila assunzioni. Dopo dieci anni nuove energie negli ospedali. Anche i precari verranno stabilizzati secondo quanto dichiarato dal presidente. Ma non solo. Ci sono adesso 170 milioni di euro per l’edilizia sanitaria e l’accordo chiuso con i centri privati accreditati da mettere in campo. Questa dunque la “cura” di De Luca sulla sanità. Sono in tutto dieci i punti affrontati dall’ex sindaco di Salerno, un altro riguarda l’abolizione dei ticket regionali.
La dichiarazione: “Per la sanità campana abbiamo presentato un piano di decisioni che rappresentano una svolta radicale. Puntiamo a raggiungere quest’anno la media nazionale per i livelli essenziali di assistenza. Abbiamo raggiunto già risultati eccellenti per i parti cesarei, per le operazioni al femore, per le vaccinazioni, per i centri diabetologici. Entro l’estate vogliamo liberarci del macigno dei debiti della sanità campana come già abbiamo fatto per l’Eav. E proprio l’aver messo ordine nei conti ha consentito ad esempio il recupero di 600 milioni di euro grazie alla cosiddetta premialità. Questo ci consente oggi di proporre l’assunzione di oltre 4000 dipendenti mantenendoci entro una griglia di sicurezza“.
L’abolizione del ticket: “Aboliamo la quota regionale del superticket. Il provvedimento è in vigore dal 15 gennaio per cui chi avesse pagato può chiedere il rimborso“. A dirlo è sempre De Luca, nel corso della conferenza stampa. “Sulle prestazioni di specialistica ambulatoriali gravano due diverse forme di compartecipazione alla spesa: un ticket pari alla tariffa della prestazione, fino al tetto massimo di 36,15 euro per ricetta. Il paziente paga, dunque, una quota variabile con il massimo di 36,15 euro a ricetta; il cosiddetto superticket di 20 euro, a sua volta composto da due quote di 10 euro sulla ricetta. Una quota regionale ed una quota statale. La Regione ha, infatti, eliminato il ticket regionale di 10 euro quando il costo delle prestazioni sanitarie prescritte è inferiore ad 56,15 euro“, conclude il governatore.
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