Bisaccia chiede l’ospedale, a Sant’Angelo dei Lombardi il centro per l’autismo potrebbe nascere entro il 2020. L’autunno sarà una stagione decisiva per le due strutture dell’Alta Irpinia. Ieri il sindaco bisaccese, Marcello Arminio, si è fatto sentire annunciando un pressing sul governatore De Luca. L’obiettivo è far sì che il Di Guglielmo, da attuale struttura polifunzionale per la salute, torni ad essere un ospedale a tutti gli effetti.
“E’ il momento per rivendicare un diritto sacrosanto, non ci saranno altre occasioni”, ha detto. Verranno coinvolti i sindaci del territorio per condividere una bozza da inviare poi a Napoli, ha annunciato lo stesso Arminio. I summit del progetto pilota non si tengono da mesi e le ultime riunioni a Nusco non avevano certo affrontato i nodi della sanità. Così, e naturalmente succede anche per la sciagura Covid, tutte le strategie messe su carta negli ultimi anni vengono rimesse in discussione. Ovviamente la vicenda si intreccia con le elezioni regionali, con le note positive o negative della concomitanza.
Il Criscuoli di Sant’Angelo attende e attende novità importanti. Cardiologia e terapia intensiva. In Campania 834 i posti letto previsti dal programma regionale varato due giorni fa. Un aumento rispetto ai numeri iniziali che in teoria farebbe ben sperare per l’Alta Irpinia. Accanto all’aumento dei posti letti c’è un concorso da fare per medici e personale. Personale che dovrebbe affrontare la non auspicata ondata di Covid. Ma intanto qualche dubbio sui tempi resta, vale soprattutto per l’Alta Irpinia.
Parliamo di atti ufficiali. Per quanto riguarda il centro autismo di Sant’Angelo dei Lombardi, i lavori sono stati completati. E il 17 giugno 2020 è stata nominata la commissione tecnica per l’affidamento delle prestazioni per il trattamento in regime domiciliare e semiresidenziale. La procedura dovrebbe concludersi nell’arco di tre mesi al massimo, salvo imprevisti. E gli imprevisti non sono certo mancati negli anni scorsi, dalle proteste delle associazioni contrarie all’ospedalizzazione dei pazienti ai bandi rifatti.
“L’affidamento del servizio rappresenta l’ultimo tassello per l’apertura del Centro, che sarà articolato in due moduli: A con 10 posti per adolescenti e B con 20 posti per adulti, oltre alle terapie Aba previste per i 166 pazienti a domicilio (75 nella fascia 0-6 anni, 91 nella fascia 7-12 anni) – dice il direttore generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante -. All’interno del Centro verra istituita una equipe multidisciplinare con il compito di coordinare il lavoro dei Terapisti Aba e garantire la presa il carico del paziente a 360 gradi, dalla prima diagnosi per tutto il percorso terapeutico”.