A Sant’Angelo dei Lombardi sono arrivate questa mattina le prime famiglie dall’Ucraina. Due nuclei in fuga dalla guerra. Una madre con due gemellini, una nonna e il cagnolino. Un’altra madre più giovane con il figlioletto. Vengono dalla zona di Kiev, hanno attraversato il confine della Polonia e prima di Sant’Angelo avevano trovato accoglienza in un centro di Palinuro. Oggi il trasferimento in Alta Irpinia: vivranno in un appartamento in piazza De Sanctis.
Hanno chiesto dove poter comprare cibo, poi è stato detto a tutte di non preoccuparsi. Vitto, alloggio e accoglienza in generale saranno garantiti dalla rete degli ex Sprar. Hanno chiesto se fosse possibile far tornare subito i bambini a scuola, e su questo fronte verranno subito avviati i percorsi burocratici d’intesa con il dirigente scolastico. La bimba, 11 anni, ha chiesto dove poter fare sport. L’altra madre, 42 anni e tecnico di laboratorio d’analisi, si è informata sul come poter dare una mano in ambito sanitario. In pratica hanno tutte voglia di non fermarsi e ricominciare una vita più o meno normale, anche se nessuno sa per quanto tempo.
Oksana, ucraina trapiantata da tempo a Sant’Angelo dei Lombardi, si 0ccupa di tradurre i relativi messaggi. C’è il parroco, Don Piero, che dopo aver accolgo afghani e siriani con un passato di guerra, ora dà il benvenuto ai nuovi ospiti. “In una situazione terribile, quella dell’Ucraina, e in un quadro legato all’accoglienza in evoluzione, come Comune siamo felici di poter dare un aiuto stabile a chi scappa dalle bombe. Tutto l’essenziale per le famiglie, e anche qualcosa in più, verrà dalle risorse degli ex Sprar. Poi naturalmente vedremo col passare del tempo come poter offrire altro a queste famiglie. E’ assolutamente necessario, e lo stiamo facendo insieme ad altre amministrazioni, creare una rete solidale tra i paesi dell’Alta Irpinia sedi di centri di accoglienza”. Così la consigliera comunale Rosanna Repole.
Intanto sono 6000 i profughi dall’Ucraina ospitati in tutta la Campania. Un numero destinato a crescere col passare dei giorni.