“Gioiamo perché questa è una giornata che genera nuova linfa industriale e con essa tecnologia, innovazione mentre veniamo da un periodo che ha partorito lutti, crisi economica e preoccupazione. Spero possa nascere una filiera”. E’ entusiasta Paolo Scudieri all’Abbazia del Goleto, presentazione dell’avventura industriale di SAI a Nusco.
Imprenditore di Adler Group e presidente dell’Associazione nazionale filiera industria automobilistica, conosce bene l’Irpinia. Originario di Lioni, è uno dei protagonisti di Borgo 4.0. Oggetto ancora indecifrabile per i più… l’auto intelligente, la smart city.
E allora annuncia l’annuncio: “Borgo 4.0 è un gioiello che racconteremo tra pochi giorni, mente l’iniziativa di oggi si coniuga perfettamente soprattutto in una seconda fase. Il nostro borgo 4.0 nasce dal presupposto di portare in queste aree il 5G. Più modernità di questa non c’è”.
L’Alta Irpinia a 40 anni dal terremoto potrebbe ospitare altra industria, non necessariamente fabbriche però. Così Scudieri: “Il mondo industriale deve essere coeso per dare una prospettiva a tutto il Mezzogiorno. A 40 anni dal terremoto festeggeremo qualcosa che va nel senso opposto. Se però il territorio non è interessante e non è preparato, non ci possono essere effetti in termini di occupazione diretta. Bisogna essere sexy, cioè all’unisono con le migliori tecnologie del mondo. L’Irpinia è stata sempre affascinante, ma il suo fascino non è mai stato espresso bene. Questa regione ha lavorato bene, coniugando come in borgo 4.0 pubblico e privato. E le istituzioni hanno ascoltato il territorio”.