Fa discutere, e non poco, l’ultima ordinanza del presidente Vincenzo De Luca che ha chiuso le scuole della Campania per 15 giorni. Critiche arrivate dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Dubbi anche dal premier Giuseppe Conte. “Non è la soluzione migliore”. E altri attacchi vengono dal mondo della scuola.
Ieri in Campania si sono abbondantemente superati i 1000 contagi (in aumento anche i tamponi, 13mila). E quindi la stretta è arrivata anche sulla ristorazione. Dopo le 21.00 no all’asporto, resta invece senza limiti d’orario la consegna a domicilio.
Tuttavia potrebbero arrivare nuove limitazioni, stavolta stabilite con Dpcm e valide in tutta Italia. Lo scrive Il Sole 24 ore. Ipotesi coprifuoco, chiusura di altre attività e didattica a distanza per le superiori.
Dunque pressing del Comitato tecnico scientifico per misure più restrittive. Dieci le regioni con un rischio definito alto per la tenuta delle terapie intensive: sono Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Secondo il monitoraggio hanno una probabilità di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese, da alta a massima.
AGGIORNAMENTO VENERDÌ 16 OTTOBRE ORE 20.30
A integrazione dell’Ordinanza n.79, su richiesta dei Sindaci pervenuta all’Unità di Crisi attraverso l’ANCI, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, da domani è consentita, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia della fascia 0-6 anni.