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Senerchia, le dieci domande del Pd al primo cittadino

Dal circolo Pd di Senerchia riceviamo e pubblichiamo

1. Cosa è stato nascosto ad arte dal Sindaco Grillo e dal suo Vice Faia?
2. Chi sono questi personaggi dalla discutibile condotta morale ed etica a cui si fa
riferimento?
3. Di cosa si è accorto il consigliere di maggioranza e quanto illecita era questa gestione
per volerne rimanere fuori?
4. Quali sono le illegittimità nelle procedure di affidamento di incarichi e di affidamenti di
lavori e di utilizzo di fondi in maniera illegittima?

Queste sono le domande che abbiamo posto al Sindaco di Senerchia Beniamino Grillo ed al suo vice Ferdinando Faia. Interrogativi sorti spontaneamente a seguito delle gravi dichiarazioni rilasciate da un consigliere di maggioranza e messe nero su bianco agli atti dell’ultimo consiglio comunale del 31 agosto scorso.
Grillo e Faia restano però in silenzio, un silenzio assordante che mette in imbarazzo l’intera cittadinanza che vorrebbe capire cosa sta succedendo e se ci sono delle reali illegittimità nelle procedure assunte.
Come circolo territoriale del più grande partito italiano, noi del PD Teresa Mattei non siamo certo interessati alle beghe ed ai finti scontri interni ad una maggioranza che in questi anni ha dimostrato più volte, di non essere all’altezza del compito che le fu affidato dai cittadini senerchiesi. Bensì, la nostra attenzione si concentra sui problemi reali del nostro territorio, sulle problematiche che interessano la nostra società, con l’obiettivo di evitare che la mala-politica, l’incuria e l’incapacità amministrativa logorino irrimediabilmente il tessuto sociale, economico e culturale sul quale poggia la nostra comunità senerchiese.
In questi anni abbiamo sempre chiesto maggiore trasparenza e soprattutto ci siamo impegnati affinché l’incolumità dei senerchiesi ed il loro futuro non fosse messo a rischio. Già nel febbraio del 2014 avevamo alzato l’attenzione sul pericolo che la frana di Serra dell’Acquara rappresenta per il nostro paese, eppure nulla è stato fatto di concreto in questi anni. Il sindaco Grillo e la sua squadra si sono tanto vantati di essere riusciti ad avere un finanziamento di 6.190.183,66 euro per un progetto di messa in sicurezza del centro abitato. Purtroppo nessuno ha detto come davvero stanno le cose. Innanzitutto il progetto, sul quale già esprimemmo i nostri dubbi, è finanziato con fondi POR Campania FESR 2007-2013, e quindi i lavori vanno ultimati tassativamente entro il 31 dicembre 2015 altrimenti il comune dovrà utilizzare fondi propri e, nonostante gli sforzi dei rappresentanti regionali e nazionali del PD, probabilmente non ci sarà alcuna proroga da parte di Bruxelles. Quella del 31 dicembre prossimo è una data troppo vicina per poter anche solo veder posata la prima pietra anche perché si è aspettato fino all’11 settembre, con una lentezza
ingiustificabile da parte dell’ente comunale, per redigere le determine di “Approvazione degli Atti di Gara e conferma Aggiudicazione Provvisora” .
Abbiamo rilevato moltissime anomalie nelle procedure di progettazione, gestione ed affidamento di quest’opera. Questi dubbi li vorremo chiarire, quindi ne approfittiamo per aggiungere altre domande alle quali le istituzioni del paese non possono rimanere indifferenti.

5. Può un componente dello staff del Sindaco essere nominato Responsabile Unico del Procedimento? Secondo il comma 3-bis dell’art.90 del Decreto Legislativo 267 del 2000, che disciplina la figura dello staff, assolutamente no. Ma soprattutto l’art.10 del Decreto Legislativo 163 del 2006 al comma 5 recita che il R.U.P “deve essere un dipendente di ruolo. In caso di accertata carenza di dipendenti di ruolo in possesso di professionalità adeguate, le amministrazioni aggiudicatrici nominano il responsabile del procedimento tra i propri dipendenti in servizio”. Allora perché nel nostro comune avviene che il ruolo di R.U.P. per il progetto della frana dell’Acquara sia stato affidato ad un ingegnere membro dello staff del Sindaco e quindi non dipendente di ruolo dell’ente?
6. Se la procedura di aggiudicazione provvisoria è stata chiusa l’11 settembre, perché in un manifesto firmato dall’amministrazione comunale ed esposto il 14 agosto venivano già riportate le aziende che avevano vinto le gare?
7. Come è stata formata la commissione di esperti, secondo quali logiche?
8. Perché non sono stati mai allegati i verbali di gara?
9. Quando i cittadini senerchiesi potranno sapere la verità su ciò che si muove sotto i loro
piedi?
10. Perché si è perso così tanto tempo per tutte queste procedure rischiando di perdere il
finanziamento e soprattutto rischiando di non risolvere un problema che mette a
repentaglio l’incolumità dell’intera comunità?

A queste domande gradiremo avere risposte ufficiali, con modi ufficiali. Basterebbe convocare un consiglio comunale o un’assemblea pubblica. Ma purtroppo siamo sempre più convinti che se altrove il grillo è parlante qui a Senerchia, il nostro Grillo è fin troppo silente.
Noi del Circolo Teresa Mattei non possiamo restare silenti davanti a questi scandali; l’incuria, la mancanza di monitoraggio e di impegno che quest’amministrazione comunale dimostra, si manifesta con chiara tragicità sul nostro territorio, il paese risulta abbandonato a se stesso.
Il silenzio, il disinteresse e la prevaricazione degli interessi personali ed affaristici su quelli collettivi, sono gli aspetti più pericolosi di ogni evento riconducibile al dissesto idrogeologico. L’inattività amministrativa di questi anni ha messo in serio pericolo la nostra comunità, c’è bisogno di un vero impegno che si traduca in un confronto serio con la popolazione, perché siamo sempre più convinti che i panni sporchi di chi gestisce la cosa pubblica vanno lavati in piazza.
Il tempo di una politica che tira a campare, che non agisce, che specula e che non ha a cuore il bene della collettività è scaduto. Per Senerchia è tempo di futuro e noi siamo pronti a viverlo.

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