“Se dal punto di vista tecnico posso capire le spiegazioni del direttore generale dell’Asl, dal punto di visto politico io non posso accettare questa situazione. Sono disponibile a fare decreti urgenti e cambiare la normativa, a parlare con la Protezione civile per far arrivare i medici. Questa riunione mi pare tardiva. Dottoressa, collaboriamo”. Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia interviene a conclusione della riunione sulla terapia intensiva all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, sabato mattina al Centro di comunità. Tra i parlamentari eletti in Irpinia è l’unico a raccogliere l’invito-appello dell’amministrazione comunale. Chiude così un confronto durato due ore, nel quale l’Asl ha ribadito la mancanza di personale, e iniziato con le richieste del sindaco santangiolese Marco Marandino.
“Serve responsabilità in base ai vari livelli di competenza. I cittadini ci chiedono risposte. Allarmismi no, ma neppure attendismi. Chiedo di nuovo fortemente che il reparto di terapia intensiva venga attivato – aveva detto in apertura la fascia tricolore di Sant’Angelo -. Siamo molto rammaricati, anche perché abbiamo promosso raccolte fondi. E chiedo che il sindaco di Avellino Gianluca Festa convochi quanto prima il comitato dei sindaci”.
Sibilia alla fine assicura: “Ho contattato Festa e vi convocherà. Aspettava le elezioni ad Ariano Irpino”. Poi sulla situazione generale l’esponente del governo aggiunge: “Tra due giorni firmiamo il nuovo Dpcm e tra due tre settimane potremmo trovarci in lockdown. I numeri che vediamo in queste ore li aspettavamo per novembre. Speriamo di non dover ritornare a vivere le scene terribili della prima ondata, io credo non avverrà ma dobbiamo intervenire ora”.
Nel corso della riunione, segnata principalmente dallo scontro tra il sindaco di Sant’Andrea di Conza e la manager dell’Asl Avellino Maria Morgante (leggi qui), prende la parola tra gli altri pure il sindaco di Bisaccia per chiedere la piena riattivazione dell’ospedale ormai diventato struttura polifunzionale per la salute. “Il nostro ospedale può dare assistenza ai pazienti ordinari in una fase in cui purtroppo ci si cura di meno a causa del covid”, dice Marcello Arminio trovando l’adesione dei due consiglieri regionali presenti, Livio Petitto e Maurizio Petracca (assenti Ciampi del M5S e Alaia di Italia Viva). Il primo afferma: “E’ una necessità di far partire la terapia intensiva, ma pure Bisaccia serve”. L’ex presidente della commissione Agricoltura invece precisa: “Partiamo da 10 anni di commissariamento e da uno sforzo straordinario della Regione per riaprire o tenere aperti complessi. La polemica del sindaco di Sant’Andrea non l’ho capita. Il personale manca. I bandi sono stati fatti, ma non hanno risposto. La terapia intensiva a Sant’Angelo è da aprire, ma Bisaccia oggi può usufruire di molte risorse”.
Presente all’incontro pure il vescovo dell’Arcidiocesi Pasquale Cascio: “Il territorio deve essere tutelato nella sua interezza, senza primi e ultimi della classe. Ci sono motivi sistemici che non lo permettono, ma in fase di emergenza però possiamo chiedere che il sistema servito a sanare la sanità campana possa riprendere a sanare le persone”.
Terapia intensiva a Sant’Angelo, D’Angola attacca la Morgante