La musica dei Malaoria, le bandiere dei sindacati, tante facce note e rappresentative di diverse vertenze: IIA, Coop Avellino, ex Almec, Cgs e Aias. A Lioni davanti alla stazione ferroviaria il Primo maggio della triplice, Cgil Cisl e Uil. Partecipazione buona, ma non buonissima.
“Insieme i tre sindacati confederali per un’iniziativa unitaria in Alta Irpinia, nel cuore del cratere, dove la crisi è vissuta in maniera drammatica. Siamo qui per rivendicare il diritto alla sicurezza sul lavoro, più lavoro, sana occupazione, più attenzione ai giovani, ai pensionati, agli immigrati e alle donne, meno lavoro precario. Ma soprattutto, ripeto, più sicurezza perché non si possono registrare oltre 1000 morti in Italia, 60 in Campania e 6 in provincia di Avellino“, ha spiegato Mario Melchionna, segretario provinciale Cisl Irpinia Sannio. Accanto a lui Franco Fiordellisi per la Cgil e Luigi Simeone per la Uil.
Tra la gente diversi amministratori locali, tra i quali i sindaci di Sant’Angelo dei Lombardi e Calitri, Rosanna Repole e Michele Di Maio. Così come la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. E ancora, la delegazione dei Giovani Democratici. Lo striscione degli operai ex Almec guidati da Sergio Scarpa per ricordare una delle vertenze della vicina area industriale di Nusco.
“Il presidente De Luca deve guardare qua e non sempre al mare. Negli orizzonti ci si perde“, ha ironizzato Simeone che ha concluso: “Qui ha vinto le elezioni, ma continuando così qui le perderà“. Mentre Fiordellisi ha attaccato: “Un Progetto Pilota che non parla di lavoro è fallito prima di partire“.
Sul palco anche Angela Di Paolo per l’associazione Ci.Be.Le. Da lei a nome di tanti cittadini lionesi la richiesta di una maggiore attenzione alla tutela della salute alla luce dei dati crescenti sull’incidenza di tumori a Lioni e nei paesi limitrofi, perché il lavoro deve avvenire in sicurezza e le fabbriche non devono inquinare. “Chiediamo piena operatività per il registro tumori in Irpinia“.