L’atto aziendale dell’Asl Avellino va modificato. Questo in sintesi l’esito della riunione del comitato dei sindaci per la sanità, la prima dopo il rinnovo della composizione dell’organismo avvenuta lo scorso 17 novembre. Dall’incontro nella mattinata di martedì è emersa la posizione delle fasce tricolori nei confronti del documento a firma della manager di via degli Imbimbo, Maria Morgante.
I cinque membri del comitato (Paolo Foti, Domenico Gambacorta, Michele Vignola, Rosanna Repole e Marcello Arminio), scelti in base al principio della rappresentanza dei comuni irpini che ospitano strutture ospedaliere, insistono nella richiesta di confronto con il direttore generale dell’Asl. “Spero che la Morgante voglia il confronto – ha dichiarato il sindaco di Avellino Paolo Foti -. E spero ci siano le condizioni per migliorare l’atto aziendale”.
“Le criticità – ha continuato Foti – sono emerse e riguardano gli ospedali di Solofra, Sant’Angelo e il presidio di bisaccia. Se si decide di mandare in agonia Solofra, perché decidere di farlo aspettando che muoia? A questo punto – la riflessione provocatoria – si dovrebbe avere il coraggio di dire che non serve. Perché relegare Bisaccia a entità indistinta che non può dare risposte a livello di prima emergenza in un territorio defilato? Perché lasciare che Sant’Angelo debba privarsi dell’apporto della Don Gnocchi?”.
“Se la Morgante dice che non si cambia? Mi dispiace per lei – ha concluso il sindaco di Avellino -. Darà una risposta insufficiente al territorio, si prende una grande responsabilità”.