Serrare le fila per salvare il punto nascite dell’ospedale “Landolfi” dalla chiusura e convocare la conferenza dei sindaci; per farsi promotori di una linea comune in materia di sanità da consegnare ai consiglieri regionali irpini perché facciano azione di persuasione sulla struttura commissariale guidata da Joseph Polimeni.
E’ questa la sintesi dell’incontro convocato giovedì pomeriggio a Solofra dal sindaco Michele Vignola cui ha preso parte la deputazione regionale irpina. Assente Alaia influenzato, attorno al tavolo di Palazzo Orsini si sono ritrovati i consiglieri Carlo Iannace e Maurizio Petracca e la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Un incontro caduto a 48 ore dall’audizione in commissione Sanità proprio di Polimeni, occasione utile per portare all’attenzione del commissario alcuni temi caldi per l’Irpinia degli ospedali. Tra questi proprio la questione dei punti nascita.
Il “Landolfi” con le sue 488 nascite nel 2015 rischia infatti di perdere il reparto di ostetricia ed è sulla natura prioritaria di questa “emergenza” che i consiglieri si sono ritrovati d’accordo. “Con le chiusure della clinica Santa Rita e del punto parto di Mercato San Severino, nei primi due mesi dell’anno – ha spiegato Vignola – a Solofra sono nati già oltre 100 bambini, è ipotizzabile che nel 2016 andremo oltre le 500 nascite perché tutta l’area irno-solofrana converge sul “Landolfi”. Questo incontro cade a valle di una serie di tavoli che come amministrazione abbiamo promosso, anche grazie alla collaborazione dei colleghi sindaci. La Regione a differenza del passato è dalla nostra parte in una posizione dialettica rispetto al commissario”.
Di qui la decisione di chiedere al sindaco di Avellino Paolo Foti di convocare subito dopo Pasqua la conferenza dei sindaci per arrivare a una proposta che “consenta alle strutture ospedaliere irpine di essere valorizzate tutte mettendo in campo un’offerta di servizi per la salute differenziata – ha riferito Vignola a margine dell’incontro – I consiglieri regionali si sono impegnati a consegnare al commissario la relazione puntando su poche richieste, ma ben ponderate”.