Ultime notizie

Speciale 2010-2019: dieci anni di Irpinia

L’anno che sta per iniziare, da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare, sarà importante perché chiude un decennio, anzi un ventennio. E ne apre un altro. 2020. Ci buttiamo così alle spalle i primi venti anni del nuovo millennio e del secolo. Un decennio nel quale la nostra provincia, l’Irpinia, ha dovuto fare i conti con una graduale crisi economica e sociale che si è tradotta in crisi demografica e culturale. Un impoverimento generalizzato al quale si cerca di fare da contrappeso con varie forme di resilienza e restanza. E’ tempo di bilanci personali e familiari, comunitari e nazionali in vista di un triste e speciale anniversario, il quarantennale del terremoto. Abbiamo provato così a restringere il campo visivo agli ultimi dieci anni, scegliendo per ognuno di essi un evento, un fatto, un personaggio che lo ha maggiormente segnato e che in qualche modo ha avuto influenza sulle sorti della provincia di Avellino.

Il 2010
Dopo 10 anni di dominio bassoliniano a Palazzo Santa Lucia si chiude un ciclo politico in Campania con la vittoria alle Regionali di Stefano Caldoro. L’ago della bilancia è Ciriaco De Mita, che cinque anni più tardi lo sarà di nuovo, a scapito però dello stesso esponente forzista e a vantaggio del suo avversario Vincenzo De Luca. Il Patto di Marano è lontano e per l’Irpinia si apre una stagione di lacrime e sangue, sotto la scure dei Governi nazionali e per effetto del commissariamento della sanità.

Il 2011
Chiude la Irisbus di Valle Ufita. “Di fronte all’impossibilità di portare a termine l’unica soluzione individuata, che consentiva l’avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale ed industriale per assicurare continuità al sito – spiega in una nota Irisbus Italia, società del gruppo Fiat – l’azienda sarà costretta, suo malgrado, ad avviare le procedure consentite dalla legge per cessare le attività dello stabilimento“. Inizia un lungo calvario per le tute blu di Flumeri e l’indotto, ed è una delle vertenze più grandi per la storia della provincia. Dopo anni di trattative oggi la fabbrica si chiama Industria Italiana Autobus e la proprietà è in mano turca.

Il 2012
E’ l’anno della grande nevicata: a febbraio strade bloccate, scuole e uffici chiusi per giorni. La provincia di Avellino è paralizzata dalla neve: più di 60 centimetri in Alta Irpinia, nell’arianese e in Baronia, mezzo metro sulle colline intorno al capoluogo. Avellino città resta bloccata da 35 centimetri di neve, con i mezzi comunali in difficoltà per assicurare la viabilità urbana. Ma è pure l’anno delle chiusure: su tutte quelle dell’ospedale di Bisaccia (unico colpito con durezza in Campania dal commissariamento) e dei tribunali di Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino.

Il 2013
Il più grave incidente stradale della storia italiana, sul viadotto Acqualonga dell’autostrada A16 Napoli-Bari, avviene la sera del 28 luglio 2013 nei pressi di Monteforte Irpino. Un pullman, a causa di un guasto all’impianto frenante e alla mancata resistenza del guardrail del viadotto, precipita provocando 40 vittime. Sono pellegrini napoletani di ritorno da San Giovanni Rotondo.

Il 2014
Tra le proteste degli operai della ex Irisbus, ex Isochimica e dei No triv, nel mese di novembre il premier Matteo Renzi visita lo stabilimento Ema di Morra De Sanctis. E’ la definitiva consacrazione di una realtà industriale da quasi 1000 addetti, diretti e indiretti, leader nel settore dell’aerospazio e uno dei pilastri del sistema produttivo irpino. Ma è tutta l’area industriale altirpina, grazie pure alla presenza di Altergon e Cms, a crescere in tempi di crisi diffusa e a dispetto dell’ormai certificato fallimento dell’industrializzazione post sisma nel cratere.

Il 2015
Si riunisce per la prima volta l’assemblea del Progetto pilota Alta Irpinia. Il mese è gennaio e il luogo è Bisaccia. Il presidente eletto per acclamazione dai venticinque sindaci dell’area è Ciriaco De Mita. Il nome del nuovo soggetto è Città dell’Alta Irpinia. Dovrà intervenire su sanità, trasporti e scuola per invertire la tendenza allo spopolamento e innescare dinamiche di sviluppo attraverso l’individuazione di un’idea-forza. I sindaci sceglieranno di puntare sulla rete dei beni museali e paesaggistici e sulla creazione dell’azienda forestale e di quella zootecnica. Ad oggi il Progetto pilota ha formalizzato alcuni passaggi, ma si mostra lento sulla capacità di spesa delle risorse. Il dibattito resta appannaggio degli addetti ai lavori.

Il 2016
La futura ferrovia storica Avellino-Rocchetta viene simbolicamente riaperta alla presenza dei vertici di Fondazione Fs, rappresentanti di Regione Campania e parlamentari. E’ la positiva conclusione della battaglia delle associazioni per evitare la dismissione della linea ferroviaria voluta da De Sanctis e da ora destinata a utilizzo per soli fini turistici. Il tutto avviene durante lo Sponz Fest di Calitri, diretto dal cantautore Vinicio Capossela, ideato qualche anno prima e diventato l’attrazione dell’estate irpina.

Il 2017
E’ l’anno della siccità, dei guasti, dei disservizi. L’acqua è l’argomento sulla bocca di tutti. Perché non arriva nelle case, non piove, è terreno di scontro politico, economico, ambientale interno e tra regioni, Campania e Puglia in particolare per via degli accordi da rivedere con Acquedotto pugliese per l’utilizzo delle sorgenti di Cassano e Caposele e del potabilizzatore di Conza. Chiusure e rotture continue, reti da rifare e rimodernare, Alto Calore in grosse difficoltà finanziarie e il paradosso della provincia con il più grande bacino idrografico d’Europa che resta all’asciutto.

Il 2018
A segnare l’Irpinia è, come un po’ ovunque in Italia, il 4 marzo. Il giorno delle elezioni politiche passa alla storia per la sonora sconfitta nelle urne dei partiti tradizionali. E’ un passaggio epocale. Il rinnovo del Parlamento nazionale fa registrare ad Avellino e provincia la straordinaria affermazione del M5S che porta a Roma tra Camera e Senato cinque dei suoi, polverizzando gli avversari di centrodestra e centrosinistra.

Il 2019
Da una parte i disagi dovuti ai ritardi nella consegna dei lavori per il viadotto Parolise sull’Ofantina che taglia in due la provincia; dall’altra il mega incendio della Ics a Pianodardine, che copre Avellino con una folta coltre nera. Nel mezzo la curiosità per la crescente popolarità in Irpinia della Lega e di Salvini, novità assoluta del panorama politico in queste terre. Il 2019 è un anno senza picchi, un anno di passaggio e di attesa. Di speranza e assuefazione.

Buon 2020 a tutti dalla nostra redazione!

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

4 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

4 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

6 giorni ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

6 giorni ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

6 giorni ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

6 giorni ago