Stop a Castellarte, il caso supera i confini di Mercogliano

Da quando è arrivata la nota ufficiale dell’associazione, a Mercogliano non si parla d’altro. E non solo a Mercogliano. La notizia che la venticinquesima edizione di Castellarte non si terrà ha lasciato l’amaro in bocca agli organizzatori e ai tantissimi visitatori abitudinari, e non, del festival internazionale di artisti in strada, tra i più grandi del Sud Italia.

A spiegarne i motivi, che già da tempo non facevano presagire nulla di buono, la stessa associazione in un comunicato stampa. Tante le cose da sistemare nel centro storico che ospita da sempre gli spettacoli di arte circense, gruppi musicali e ristoratori. E nessuna collaborazione da parte del Comune di Mercogliano che, invitato più volte negli ultimi mesi ad organizzare una riunione per fare il punto della situazione e portare a compimento la messa in sicurezza delle diverse aree del borgo di Capocastello, ha risposto con il silenzio.

 

Silenzio che non è andato giù agli organizzatori. “Quello che proviamo è solo tanto rammarico – ha detto Francesco Dello Russo, presidente dell’associazione Castellarte -. Perché in 24 anni abbiamo fatto tanto per rivalorizzare il borgo, cosa che non ha fatto l’amministrazione”.

Dello Russo ha tenuto particolarmente a sottolineare che “già nel 2014 il Comune ci obbligò, per poter fare il festival, a creare una commissione sulla sicurezza inerente all’allestimento delle aree a disposizione. Nessun’altra manifestazione disponeva di una tale commissione prima del decreto Minniti, solo noi. Oggi capisco che si trattava di uno scarico di responsabilità da parte dell’amministrazione, che quest’anno ci ha lasciati completamente soli”.

Castellarte, un festival che porta prestigio al paese, oltre che migliaia di visitatori. E il presidente non riesce a spiegarsi i motivi “del clima di ostilità da parte dell’amministrazione, del sindaco Carullo e dei vari uffici che non hanno risposto alle nostre richieste, che non hanno voluto assumersi le responsabilità che a loro competono. Da parte nostra, anche sull’esperienza dello scorso anno che ci ha visti in difficoltà per le nuove norme sulla sicurezza, avevamo già preparato tutti i documenti. Ma ci sono aspetti che avrebbero dovuto curare loro, come strade che nei giorni della manifestazione vengono chiuse perché non sicure e poi riaperte subito dopo, e altri problemi di cui avrebbero dovuto farsi carico”.

L’opinione di Francesco Dello Russo in merito alla vicenda è chiara: “Mi sono reso conto che nel corso degli ultimi anni c’è stata la volontà di ostacolare sempre più l’organizzazione, perché non ho visto quegli sforzi che meriterebbe invece una manifestazione come Castellarte. Gli unici a convocarci, anche se in modo informale, sono stati l’assessore Stefania Di Nardo, il comandante dei Vigili urbani Michele Leo e il capo ufficio Tullio De Biase, con i quali avevamo deciso un sopralluogo di Capocastello per mettere a punto le cose da sistemare. Ma il sindaco e gli altri uffici hanno continuato ad essere assenti”.

Così ora non c’è più tempo per mettere in piedi un festival che richiede tempi lunghi e tanto impegno durante tutto l’anno e che qualcuno ha pensato di voler ospitare altrove. Il presidente, infatti, non ha nascosto che “i sindaci di altri comuni, come Sant’Andrea di Conza, hanno chiesto di fare la manifestazione nei loro paesi. Noi abbiamo rifiutato, sia per l’insufficienza di tempo, sia perché vogliamo Castellarte qui dove è nato, a Mercogliano”. Un invito che potrebbe essere rinnovato in futuro e che, se dovesse essere accettato, renderebbe la vicenda ancora più triste per la definitiva morte dell’estate mercoglianese.

Da cittadino irpino ho provato molto rammarico nell’apprendere che Castellarte quest’anno non si potrà svolgere nella sua location naturale, il borgo di Capocastello a Mercoglianocommenta Nello Pizza, candidato alla carica di Sindaco del Comune di Avellino -. Adeguare alla recenti norme di sicurezza un luogo come Capocastello rappresenta una impresa non da poco ma, allo stesso tempo, disperdere l’eredità di un evento come il Festival Internazionale di Artisti di Strada, che quest’anno celebra la sua venticinquesima edizione, sarebbe un errore. Se dovessi essere eletto Sindaco di Avellino lancerò subito la proposta di ospitare Castellarte nel centro storico della città, accogliendo una iniziativa che rientra a pieno titolo nel patrimonio culturale irpino e del cui indotto, da un punto di vista turistico e commerciale, ha sempre beneficiato anche Avellino”.

“Ho avuto un primo colloquio molto cordiale – aggiunge Pizza – con la presidente dell’associazione Castellarte, Maria Pia Di Nardo, a cui ho esposto la mia intenzione, che andrà concretizzata garantendo all’associazione, che da 25 anni ha avviato in maniera indipendente questo percorso culturale, supporto e autonomia di scelta. Sono convinto che impegnarsi perché la rassegna non interrompa il suo ciclo possa essere il primo passo per avviare un dialogo con le realtà virtuose a noi più vicine e per consentire ad Avellino di recuperare quella centralità che il ruolo di capoluogo comporta”.

“È proprio questa centralità che impone alla prossima amministrazione di calendarizzare una serie di eventi di spessore su tutto l’arco dell’anno e nelle diverse aree della città – conclude Pizza – integrandosi con le iniziative più importanti della provincia e coinvolgendo pienamente commercianti, realtà produttive ed imprenditoria. Un necessario percorso di riappropriazione degli spazi, che può essere frutto solo del risanamento di quella frattura tra i cittadini ed Avellino che purtroppo oggi esiste, ma che compenseremo riportando gli avellinesi ad amare nuovamente la loro città”.     

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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