La circolare del ministro dell’Interno avrà rilevanza nei centri che già ospitano sistemi di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). In Irpinia sono Conza della Campania, Sant’Angelo dei Lombardi, Bisaccia, Sant’Andrea di Conza, Roccabascerana. Questi comuni, insieme a eventuali altri che hanno già fatto richiesta per ospitare un centro Sprar, non avranno altri profughi sul proprio territorio all’infuori dei progetti già avviati. A patto, c’è scritto in pratica nella lettera, che i numeri di migranti in relazione agli abitanti non siano davvero esigui. Non sembra essere il caso delle realtà in provincia ma ovviamente il testo è su base nazionale.
La direttiva è contenuta in una circolare spedita qualche giorno fa (11 ottobre) alle Prefetture e alla Polizia di tutta Italia. Nel testo si fa cenno all’intesa sul tema già raggiunta con l’Anci, che stabiliva proprio questa clausola. Una clausola fatta valere da Sant’Angelo dei Lombardi nel recente scontro con la Prefettura di Avellino, che ora viene rafforzata dall’intervento del ministro Angelino Alfano.
“Le Prefetture – si legge nel documento – dovranno attivare una politica di governance applicando una clausola di salvaguardia che renda esenti i Comuni che appartengono alla rete Sprar o che abbiano già formalmente manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza“. E ancora: “L’entità che il fenomeno migratorio ha progressivamente assunto ha reso indispensabile ricalibrare il sistema con l’adozione di criteri che evitassero una eccessiva concentrazione di migranti in accoglienza su uno stesso territorio e favorissero, al contrario, una loro dislocazione su territori diversi“.
Si tratta di una presa di posizione che fa chiarezza su alcuni centri ma alla luce delle linee guida contenute avrà rilevanza su tutta la provincia. Alfano auspica infatti una distribuzione allargata. No ai centri con troppi migranti in presenza di paesi senza profughi. Giovedì prossimo il sindaco di Sant’Angelo, Rosanna Repole, convocherà i sindaci dell’Alta Irpinia per un summit sulla questione. Ma anche altrove c’è aria di cambiamento. Ariano Irpino sta reagendo dopo ulteriori arrivi e il sindaco Domenico Gambacorta è intenzionato a muoversi in una direzione: chiedere ai Comuni una maggiore disponibilità perché gli oneri dell’accoglienza siano ben distribuiti. Le idee e le soluzioni non mancano. C‘è quella prospettata dal sindaco di Prata, Tenneriello, che chiede una gestione diretta dei Comuni per evitare il proliferare delle cooperative. Tema aperto insomma.