Tre settimane fa veniva restituito al traffico un tratto di Ofantina di circa un chilometro, posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per mancanza di sicurezza su un cantiere stradale all’altezza di Conza della Campania. I sigilli e l’intervento dei carabinieri sollevarono uno stuolo di polemiche perché come naturale conseguenza l’Anas decise di deviare la circolazione su un percorso alternativo che però è anche uno dei tratti di strada più dissestati nell’intera provincia (approfondisci qui).
Lunedì pomeriggio, proprio su quel chilometro di statale in prossimità dell’area industriale conzana, si è verificato l’ennesimo incidente cui l’arteria che da Avellino porta in Basilicata ci ha abituati negli anni. Durante un’inversione a “u” per uscire dall’insediamento industriale, un tir si è scontrato con una Fiat Punto che si è incastrata sotto all’autoarticolato. Alla guida della vettura un 30enne di Calitri che ha riportato contusioni e fratture. Non è la prima volta che si sfiora la tragedia lungo l’Ofantina, in più di un’occasione il finale è stato anche più drammatico di quello vissuto fortunatamente l’altro giorno.
Tre settimane, dicevamo, sono trascorse dal sequestro. In quella circostanza si ritornò a parlare, come ciclicamente avviene, di sicurezza sulla SS 7 bis. Di progetti di adeguamento, di maggiori controlli, di confronti istituzionali da intavolare per un piano concreto di manutenzione e non solo. Qualche giorno di visibilità alla questione, poi di nuovo il silenzio imposto dalla routine. Allo stesso tempo, la deviazione del percorso sulla circumlacuale per Andretta accese i riflettori sulle condizioni di quella strada: franata, piena di buche, pericolosa.
Sei sindaci dell’area più orientale dell’Alta Irpinia (Giuseppe Guglielmo per Andretta, Luigi D’Angelis per Cairano, Michele Di Maio per Calitri, Pietro Mariani per Morra De Sanctis, Pompeo D’Angola per Sant’Andrea di Conza e Stefano Farina per Teora) scrissero una lettera direttamente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per chiedere di programmare “con l’urgenza del caso un intervento tempestivo per ripristinare le minime condizioni di sicurezza per le persone e i per i veicoli e, contestualmente, valutare ogni utile iniziativa a definire la proprietà, la gestione e la manutenzione della strada”.
La settimana prossima, riferisce il sindaco D’Angelis, verrà chiesta la convocazione di un tavolo in Prefettura che possa favorire la risoluzione dell’intrigo di responsabilità sulla circumlacuale e che consenta di tenere viva l’attenzione su un problema e quindi su una mancanza di servizi che, passata l’emergenza del caso, vede l’Irpinia d’Oriente tornare a fare i conti con una viabilità che necessita di interventi con urgenza.