Continuano i disagi alla viabilità nella parte più a est dell’Alta Irpinia, dopo il sequestro di un chilometro di strada Ofantina a Conza della Campania. Il percorso alternativo individuato dall’Anas, la circumlacuale, desta preoccupazioni per lo stato di dissesto totale nel quale si trova. Nei giorni scorsi non sono mancate le denunce pubbliche di amministratori. Ora sei sindaci scrivono al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, all’Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia, al presidente della Provincia Domenico Gambacorta e per conoscenza al Prefetto di Avellino. La lettera porta la firma di Giuseppe Guglielmo (Andretta), Luigi D’Angelis (Cairano, nella foto), Michele Di Maio (Calitri), Pietro Mariani (Morra De Sanctis), Pompeo D’Angola (Sant’Andrea di Conza), Stefano Farina (Teora).
“In seguito alla chiusura dell’Ofantina nel tratto compreso tra l’area industriale di Conza della Campania e il chilometro successivo in direzione est, dovuta a intervento dell’autorità giudiziaria, la viabilità è stata obbligatoriamente deviata sulla strada circumlacuale fino a intersecarsi con la provinciale 91 in direzione Andretta con re-immissione sull’Ofantina dopo circa 3,5 km. Questo asse viario, fatta eccezione per il tratto che costeggia il lago, versa in gravissime condizioni con numerosi punti in frana e fondo stradale completamente deformato tanto da mettere a serio rischio la sicurezza stradale specie per i numerosissimi mezzi pesanti che sono costretti a percorrerla per la deviazione in atto. L’Ente Irrigazione, interessato da una precedente sollecitazione da parte della Provincia di Avellino, ha dichiarato la propria estraneità alla proprietà della strada“. Il motivo, indicato nella lettera, è il trasferimento per effetto di legge alla Regione Campania dopo la soppressione dell’ente stesso.
“Stante la grave condizione di rischio e il già più che precario livello di sicurezza – continua la missiva – si chiede alla Regione con l’urgenza del caso di programmare un intervento tempestivo per ripristinare le minime condizioni di sicurezza per le persone e i per i veicoli e, contestualmente, valutare ogni utile iniziativa a definire la proprietà, la gestione e la manutenzione della strada che, giova ricordarlo, rappresenta naturalmente una infrastruttura di rilevante valore per i tutti i Comuni dell’Alta Irpinia e per le aree industriali presenti lungo la direttrice Ofantina“. Infine, l’ultimo passaggio nel quali i sindaci “declinano ogni responsabilità per eventuali danni alle cose e alle persone che potessero scaturire dalla percorrenza dei veicoli sul tratto di strada in questione“.