IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Sono stati rinviati a giudizio i 15 indagati per l’incidente sulla A/16 che nel luglio 2013 provocò la morte di 40 persone sul viadotto Acqualonga. Andranno a processo i vertici di Società Autostrade al momento della tragedia e il titolare dell’agenzia di viaggio di Pozzuoli. Si tratta di Giovanni Castellucci, amministratore delegato della società Autostrade per l’Italia Spa, Riccardo Mollo, all’epoca direttore generale delle Autostrade. Poi Giulio Massimo Fornaci, responsabile dell’articolazione “Pavimentazioni e Barriere di Sicurezza”, Marco Perna, responsabile del procedimento relativo al progetto di “sostituzione e potenziamento delle barriere di sicurezza e bordo laterale” dell’Autostrada A/16, Antonio Sorrentino, coordinatore “Posto di Manutenzione-Coordinatore centro di Esercizio”, Michele Renzi, Paolo Berti, Nicola Spadavecchia, Bruno Gerardi, Michele Maietta, Gianluca De Franceschi, Gianni Marrone e Marco Perna, in qualità di direttore e funzionari, che dal 2010 a oggi si sono succeduti presso il VI Tronco della società Autostrade per l’Italia Spa.

Processo anche per quei funzionari della Motorizzazione civile di Napoli che avrebbero falsificato documenti relativi alla regolare revisione sul bus che poi precipitò dal viadotto di Monteforte Irpino. I reati contestati sono omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Tre sono poi accusati anche di falso in atto pubblico. Gennaro Lametta, proprietario del pullman, Vincenzo Saulino, funzionario della Motorizzazione e Antonietta Ceriola, assistente amministrativo dello stesso ufficio, arrestati a luglio 2014.