IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

C’è un’informativa della Digos, consegnata alla Procura di Avellino, che documenta quanto è avvenuto venerdì scorso nell’aula del tribunale del capoluogo dopo la lettura della sentenza del processo di primo grado sulla strage del bus di Monteforte. Due agenti infatti hanno filmato, come da prassi, il momento registrando anche la protesta e il materiale raccolto è destinato a un fascicolo di indagine con l’ipotesi di reato di minacce e ingiurie nei confronti di un magistrato in udienza.

A chiedere una pratica a tutela del giudice Luigi Buono erano stati i consiglieri togati del Csm dopo le minacce pronunciate in Aula al suo indirizzo. La sentenza assolve l’amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, Antonio Sorrentino e Vittorio Saulino della Motorizzazione, mentre condanna a 12 anni Gennaro Lametta, titolare di Mondotravel, e Antonietta Ceriola, funzionaria della Motorizzazione.

Subito dopo la sentenza, si erano espressi anche i due vice premier. Luigi Di Maio aveva commentato: “Il grido di dolore delle famiglie delle vittime per l’assoluzione di Castellucci, lo capisco e mi fa incazzare. Non so quanto tempo ci vorrà, ma toglieremo le concessioni ad Autostrade”, mentre Matteo Salvini ha dichiarato in diretta Facebook: “La sentenza assolve qualcuno che ha la responsabilità dei morti”.

Parole dure contro le quali era immediatamente arrivata la nota dell’Associazione nazionale Magistrati. “Le dichiarazioni rese da importanti esponenti del Governo a seguito della sentenza pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino ci lasciano sconcertati. Ancora una volta ribadiamo la necessità che tutti i protagonisti del dibattito pubblico, specie se ricoprono incarichi istituzionali, rispettino le decisioni e il lavoro della magistratura”