Umberto Del Basso De Caro è tornato in Irpinia e lo ha fatto ancora una volta ospite dell’amica e collega di partito Rosetta D’Amelio. Ad Ariano Irpino la consigliera PD ha portato oltre al sottosegretario alle Infrastrutture, l’ex capogruppo a Montecitorio dei democratici ed esponente di Area Riformista, Roberto Speranza, che ha invitato i presenti alla mobilitazione per il voto al Partito Democratico e a gente, come la D’Amelio, dalle virtù antieroiche (normalità e semplicità) utili alla buona politica.
Ma Del Basso De Caro era atteso sul Tricolle anche per il suo ruolo all’interno del Governo in un’area interessata da diversi progetti infrastrutturali. E cosa ha detto il sottosegretario? Ha confermato quello che abbiamo già scritto su IrpiniaPost a proposito di sviluppo. “Il problema è capire quali funzioni territoriali siamo chiamati a svolgere nella fascia interna Avellino – Benevento. Ci vuole un’idea unitaria e plurale della Regione”. Oggi alla base dei ragionamenti sullo sviluppo delle aree interne c’è un’idea distorta della realtà che invece è rappresentata da zone poco abitate e con diritti negati, a partire dalla mobilità. Certo, “le infrastrutture sono precondizioni dello sviluppo – ha precisato – ma le grandi opere richiedono anni, non sono immediatamente disponibili. Questo può essere un vantaggio per organizzarsi nel frattempo”. E allora la sfida diventa quella di attrezzare le piastre logistiche.
“La riforma della portualità sarà a breve in Cdm e mi battero’ per due piastre logistiche, in Irpinia e nel Sannio, non concorrenti ma piuttosto complementari. Le polemiche – ha sottolineato – servono solo ai giornali, non facciamoci la guerra tra poveri. Serve un’idea di sviluppo compatibile fondata sul concetto di area vasta”.
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