Sono quattro i comuni dell’Alta Irpinia che nelle ultime settimane hanno detto addio all’Ats Montella-Calitri, mettendo fine all’esperienza iniziata nove fa. Le delibere di consiglio sono state votate a Lioni, Morra De Sanctis, Torella dei Lombardi e Sant’Andrea di Conza. E seguono la decisione, arrivata già nel 2020, delle amministrazioni comunali di Montemarano (tra le più attive in una prima fase) e del capofila Montella.
Ma cos’era l’Ats Montella-Calitri? Era un soggetto nato nel 2012 con l’ambizioso obiettivo di mettere in campo un complesso programma di sviluppo territoriale per l’area di crisi Alta Irpinia. Tra i promotori dell’iniziativa c’era stato da subito l’allora sindaco di Montella Ferruccio Capone, poi avevano aderito Nusco, Bagnoli Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi, Conza della Campania, Calitri, Lioni e Morra De Sanctis. A seguire erano entrati il Consorzio Asi e la Provincia di Avellino, e i Comuni di Calabritto, Caposele, Castelfranci, Montemarano, Sant’Andrea di Conza, Senerchia, Teora, Cassano Irpino.
Erano gli anni della vertenza Irpinia, segnata in particolare da una grande manifestazione delle fasce tricolori della zona nell’area industriale di Nusco, al centro servizi Asi mai terminato e aperto. Erano gli anni dei tagli e delle chiusure di ospedali e tribunali altirpini. L’Ats doveva intervenire su più ambiti: dall’imprenditoria alla formazione passando per la promozione turistica. Di concreto in quasi un decennio non è stato prodotto nulla e nel frattempo nella stessa area è partita la sperimentazione della Città dell’Alta Irpinia, di cui tutti i paesi dell’Ats ad eccezione di Montemarano fanno parte.
“Montella è impegnata su altre iniziative molto più concrete, non da ultimo il progetto pilota rispetto al quale stiamo svolgendo un’attività di collaborazione importante come tecnici della progettazione e tutto quello che attiene lo stesso progetto – aveva sottolineato il sindaco Rino Buonopane nel dibattito in Consiglio comunale lo scorso dicembre –. In particolare la costituzione dell’agenzia di forestazione dell’Alta Irpinia, dove contiamo di avere un ruolo importante considerato il nostro patrimonio boschivo. Mentre l’Ats crediamo abbia esaurito il tempo a disposizione in quanto non ha prodotto nulla”.
Un’assenza di risultati che il sindaco di Sant’Andrea di Conza Pompeo D’Angola ha messo nero su bianco nella delibera di Consiglio approvata a fine giugno. “Dopo una prima serie di attività svolte in attuazione dello scopo enunciato – si legge – non si sono avuto i risultati sperati, anzi negli ultimi anni risulta essere stata portata avanti alcuna attività rilevante”. Con il recesso del capofila viene meno l’interesse a proseguire, è in sostanza la posizione del Comune di Lioni.