“Le sentenze si rispettano, il lavoro della Magistratura non si discute. Se un percorso è stato deciso, chi ha deciso in modo legittimo di fare ricorso per verificare se l’esito del risultato elettorale non fosse viziato, in maniera altrettanto legittima deciderà se andare avanti o meno”. A dirlo è il sindaco di Avellino,Vincenzo Ciampi, dopo il ricorso respinto al Tar. Ricorso presentato dal Movimento Cinque Stelle al Tar di Salerno per richiedere il riconteggio di 700 schede elettorali. Contro il ricorso si erano costituiti in giudizio il Ministero dell’Interno, Ufficio Territoriale del Governo di Avellino, Ufficio Centrale Elettorale per le elezioni e vari consiglieri.
Le parole di Ciampi. “Come si può negare il diritto soggettivo di ottenere giustizia? – prosegue il primo cittadino -. Fare ricorso, legittimamente ribadisco, a tutti i gradi di giudizio è un diritto di ognuno, un diritto sacrosanto. Valuteremo se andare avanti soltanto dopo aver letto le motivazioni. E’ alquanto difficile giustificare altre polemiche. Non capisco, francamente, chi lo fa senza leggere i motivi della decisione di inammissibilità del ricorso. Concordo con l’avvocato Francesco Corbo e con il suo stupore nei confronti di chi pronuncia questa frase – “respinto senza appello” – e lascio agli altri, dunque, la libertà di inerpicarsi in imbarazzanti analisi giuridiche. Mi viene un dubbio, però: se gli altri consiglieri sono così contenti che le schede non vanno più riconteggiate, hanno forse qualcosa da nascondere? Parlano solo di ricorsi e cavilli pur di attaccarsi alla poltrona”.