“La vostra formazione possa dimostrare che la Provincia e noi amministratori ci abbiamo visto lungo”. E’ l’augurio rivolto dal sindaco Stefano Farina ai 30 studenti del Polo scolastico di eccellenza agro-ambientale e tecnologico inaugurato questo pomeriggio a Teora. La struttura moderna ma ben integrata in un contesto che vede anche il recupero di un mulino ad acqua perfettamente funzionante, è costata 2,8 milioni di euro e grazie a un finanziamento di Palazzo Caracciolo è stata adibita a polo formativo. Progettata da un team irpino coordinato dall’architetto Franco Archidiacono, ospiterà le lezioni del corso di laurea in economia a indirizzo turistico, con tanto di cucina, sala per l’essiccazione e la stagionatura dei prodotti tipici, oltre a stanze multimediali. Il progetto ha il patrocinio della Regione Campania e vede impegnata in prima linea la società ATB Consulting.
“Dall’anno prossimo organizzeremo Summer school aperte a studenti Erasmus, e molto spazio verrà dato alla certificazione per la lingua inglese in collaborazione con l’Università di Malta”, ha spiegato Bruno Pinti, presidente Campus Città del Sapere. L’obiettivo, comunicato da Unitelma La Sapienza, è unire l’agroalimentare all’economia aziendale. E infatti i ragazzi stanno già frequentando con borse di studio un corso di perfezionamento in management del turismo e in seguito confluiranno nel corso di laurea in economia aziendale.
Certificazione delle competenze non formali e catalogo di corsi formativi tarato sulle reali esigenze del mercato del lavoro. Su questi binari si sta muovendo la Regione Campania in materia di formazione. Lo ha ricordato l’assessore regionale Chiara Marciani.
“Per crescere bisogna essere altruisti, questo è un polo altirpino. La Provincia ebbe il coraggio di puntare alla formazione dei giovani di queste terre. Il nostro è l’unico polo tra i 5 approvati che si dispiega su più paesi. Siamo partiti dall’eccellenza dell’Alberghiero di Lioni e della scuola di cucina a Nusco. Avevamo la struttura già pronta e potevamo dare l’ospitalità alla formazione che tenesse insieme la preparazione delle superiori e il mercato del lavoro. C’è bisogno di migliorare l’accoglienza perché qui si può fare turismo, ma bisogna saper parlare bene le lingue e sfruttare le ricchezze del territorio“, è stato il lungo ed emozionato intervento del sindaco Farina.
Ma il polo per vivere necessita che non xi si fermi al taglio del nastro, ma venga riempito di contenuti. Una necessità sottolineata da Girolamo Giaquinto, delegato alla Pubblica istruzione della Provincia. “Volevamo come consiglieri provinciali fare un’azione che lasciasse il segno sui territori incrociando la scuola con le nostre peculiarità. La scommessa è stata la progettazione di cinque poli in tutta la provincia – ha dichiarato – E vedere inaugurato questo di Teora è una bella soddisfazione. Oggi però questo inizio di concretizzazione deve tradursi nella scommessa di non rendere fine a se stessa questa giornata“.
“Gli studenti senza azioni imprenditoriali servono a poco“, la precisazione del consigliere provinciale Gianluca Festa. Un concetto che aveva espresso anche la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. “Tante volte facciamo cose buone, ma questa volta i vari livelli istituzionali hanno lavorato veramente bene – ha puntualizzato – Ora però dobbiamo dare continuità al progetto e smetterla di pensare che tocchi solo alle istituzioni e non alla società“.