Slitta il decreto sulla Terra dei Fuochi annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio. Conflitto di competenze tra il ministero dell’Ambiente guidato da Sergio Costa e quello dell’Agricoltura del leghista Gian Marco Centinaio. Il provvedimento, studiato per contrastare i roghi tossici, doveva essere presentato mercoledì scorso a palazzo Chigi alla fine del Consiglio dei ministri. Poi il silenzio.
I segretari provinciali della Ugl Napoli Giancarlo Favoccia e della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo hanno trasmesso questa mattina una nota congiunta agli organi di stampa con la quale hanno commentato lo slittamento del decreto salva ambiente contenente norme di contrasto ai roghi tossici nella cosiddetta terra dei fuochi. “Stando a quando si apprende da fonti governative, il provvedimento che sembrava, almeno nelle intenzioni del vicepremier Luigi Di Maio, essere giunto in fase di approvazione, sarebbe stato momentaneamente parcheggiato per la verifica delle coperture economiche”.
“Cambiano i governi – dicono dalla Ugl – ma alle parole continuano a non seguire i fatti. Per salvaguardare i territori posti a cavallo tra le province che rappresentiamo il tempo è scaduto da anni e nessuna diatriba sorta per le attribuzioni delle competenze tra ministeri può differire un provvedimento che riteniamo necessario né possiamo immaginare che in un paese civile non si trovino i fondi necessari a salvaguardare la salute dei cittadini. La bonifica ed il rilancio di quella che in Ugl abbiamo ripreso a chiamare Terra di lavoro – spiegano Favoccia e Palumbo – è stato un argomento programmatico che abbiamo ampiamente snocciolato in fase congressuale e rispetto al quale non intendiamo indietreggiare in nome per l’appunto della salute dei cittadini, del turismo e dell’agroalimentare“.