Un mese dopo sindacato e Regione Campania di nuovo a Roma per conoscere il destino della OCM di Nusco. Si è tenuto nella giornata di venerdì, infatti, presso il ministero dello Sviluppo Economico il tavolo sulla vertenza che riguarda 97 dipendenti della fabbrica di carpenterie metalliche dell’area industriale altirpina. Già a settembre, prima in un incontro negli uffici dell’assessorato al Lavoro regionale e poi a Roma, era emersa la presenza di un imprenditore interessato ad acquisire lo stabilimento. Da maggio infatti le tute blu della OCM sono senza lavoro per la chiusura dell’attività decisa del proprietario piemontese Fabrizio Cellino.
Oggi nelle stanze del dicastero di via Molise si sono ritrovati lo stesso Cellino e il direttore dello stabilimento Vito D’Addario, l’assessore regionale campano alle Attività produttive Amedeo Lepore, un rappresentante dell’assessore al Lavoro Sonia Palmeri, i sindacalisti della Ugl Antonio Spera, Antonio Oliviero, Costantino Vassiliadis, le Rsu Felice Moscillo e Antonio Perillo e il sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri. Tutti hanno potuto prendere atto dell’esistenza di una manifestazione di interesse da parte di un’azienda, la Metalltech (Gruppo Agostini, ravennate con attività anche a Montella), che però potrebbe assorbire sono una quindicina di lavoratori. Questione non certo di poco conto e su cui dovranno ragionare sindacati, politica e tecnici ministeriali anche alla luce della bozza di piano industriale che i potenziali acquirenti dovrebbero presentare in un nuovo incontro, già fissato per il 2 novembre prossimo. Nel mezzo restano la richiesta delle Rsu di retribuzione delle spettanze dovute e la fretta di Cellino che vorrebbe procedere alla vendita di una parte dei macchinari per evitare ingiunzioni di pagamento. Al momento l’imprenditore piemontese, venendo incontro alle richieste della Regione Campania, ha sospeso la procedura di liquidazione così da rendere più appetibile lo stabilimento a eventuali imprenditori interessati a rilevarlo.