Promuovere il territorio e valorizzare il Greco di Tufo. Questi gli obiettivi della XXXIV edizione del Tufo Greco Festival, protagonista del prossimo week end. Presentato questa mattina, al Circolo della Stampa di Avellino, il programma della 3 giorni di enogastronomia, musica e cultura. “Un evento culturale che cerca di allontanarsi sempre più dal concetto di sagra – ha detto Ferrante Di Somma, presidente del Consorzio Terre di Tufo -. Per promuovere le eccellenze e lo stesso comune di Tufo che è un piccolo gioiello, il cui territorio è ancora sconosciuto a molti. Quest’anno novità della Porta del Greco per accogliere i visitatori nel magico paese de vino, dove si va per sentirsi raccontare l’antica storia di questa terra”.
14, 15 e 16 settembre. Non solo cucina tipica, musica e spettacoli, ma anche laboratori, visite guidate nei vigneti e alle aziende vinicole e degustazioni delle 10 cantine appartenenti al Consorzio Terre di Tufo, “del quale fa parte anche una di Torrioni e che è nato – ha spiegato Di Somma – proprio per unire le produzioni che nascono nei vigneti di Tufo, che danno una particolare identità al vino per lo zolfo presente nel terreno”.
Identità, quella del Greco, da promuovere anche attraverso un festival che non sia solo divertimento. E che ha ricevuto un finanziamento regionale di 70000 euro nell’ambito del POC Campania 2014-2020. “Risorse da investire – ha dichiarato il sindaco di Tufo, Nunzio Donnarumma – in un evento che non deve essere solo occasione per stare insieme, ma vetrina per il nostro Greco, per i produttori e per il territorio. Bisogna mettere insieme le forze e le cantine per poter agire in sinergia e cercare quelle linee di sviluppo che sono importantissime per il paese, quelle mancate negli anni precedenti”.
La direzione artistica è stata affidata a Roberto D’Agnese che ha scelto di accontentare tutti i target di visitatori, di un festival “che rappresenta un po’ tutta l’Irpinia e le sue eccellenze – ha spiegato. Ci saranno musica e animazione per tutte le età e i gusti, con artisti di strada, gruppi itineranti che ripropongono antichi rituali e ritmi molto movimentati che vanno dalla musica argentina a quella etnica, oltre alla tradizionale musica popolare con diversi artisti irpini. Non mancherà il blues, sempre piacevole da ascoltare durante un buon bicchiere di vino. E ci saranno anche dj originali. Per valorizzare i prodotti e, in particolare il Greco di Tufo, in un contesto piacevole, che va sviluppato soprattutto sotto l’aspetto culturale”.