“Da gruppo di amici, diventeremo interlocutori della Regione Campania”. Pasquale Giuditta ha raccontato la nascita del Distretto Turistico del Partenio. 11 comuni irpini, 3 del napoletano e 1 della provincia di Benevento, si sono uniti per partire con quello che il sindaco di Summonte e presidente dello stesso distretto, ha definito “un nuovo modello organizzativo che mette insieme enti, associazioni, istituzioni e aziende locali”.
Sostenuti dalla comunità benedettina di Montevergine e dall’assessore regionale allo Sviluppo e alla Promozione del Turismo, Corrado Matera, i territori appartenenti al distretto hanno creato una rete per promuovere le attrattive turistiche. Secondo Giuditta “non tutti ne possiedono, per cui non tutti possono contare sulle risorse del turismo. Noi del Partenio ne abbiamo non poche, e dobbiamo cominciare da zero, costruire un nuovo progetto che comprenda il turismo ambientale e religioso, quello culturale, l’enogastronomia locale”. E a proposito di prodotti tipici, il primo cittadino di Summonte ha annunciato con orgoglio uno degli obiettivi del gruppo da lui capeggiato. Il vicino Ospedaletto d’Alpinolo è uno dei maggiori produttori di torrone, ma anche delle “castagne del Prete”, per le quali il distretto chiederà all’Unesco di inserirle nel patrimonio immateriale, “una straordinaria occasione per far conoscere nel mondo il nostro territorio, attraverso le castagne del Partenio che hanno peculiari acratteristiche. Proprio come è stato fatto con la pizza”, ha affermato Giuditta. L’occasione anche per annunciare la volontà di creare di un brand, un marchio collettivo di qualità del Partenio, da trasferire poi al distretto, che vuole dare a tutte le aziende l’opportunità di essere conosciute anche all’estero. Le stesse aziende che, aderendo al distretto, possono ottenere sgravi fiscali e far parte di una filiera produttiva che punta a rilanciare l’economia locale e a portare l’Irpinia nel mondo.
“Così il turismo potrà diventare la prima condizione economica del nostro territorio. Ci dobbiamo credere”, ha continuato mostrando grinta e determinazione durante la presentazione del distretto, ieri a Mercogliano. La parola d’ordine è “strategia”, anche in riferimento agli anni passati perché “spesso il turismo è stato affidato in passato al volontariato che non aveva precise strategie. Non bisogna limitarsi a correggere il tiro, ma puntare su una strategia studiando tutte le dinamiche necessarie a promuovere il nostro territorio”.
Negli obiettivi a breve termine ci sono attività locali per coinvolgere le aziende, non senza prima lanciare azioni rivolte alla promozione. “Magari ragioneremo anche su un progetto pilota – ha dichiarato il presidente del distretto – ma la nostra governance sarà basata principalmente sulle nostre risorse, che bisogna mettere a sistema. Noi immaginiamo un modello economico basato sul turismo e, partendo da questo, proporremo servizi e attrattive. Non servono grandi finanziamenti, piuttosto servono quelli immateriali, serve costruire la mentalità sull’idea di ciò che vogliamo dare sul nostro territorio”.
Anche Domenico Biancardi, sindaco di Avella, uno dei paesi aderenti al Distretto Turistico del Partenio e dove negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento di visitatori dei siti archeologici, ha ribadito la necessità del sostegno, non economico, della Regione. “Non chiediamo soldi – ha detto – ma solo che la regione ci appoggi e ci aiuti a portare avanti il nostro lavoro di conoscenza e promozione del territorio”. E rivolgendosi direttamente a Matera “chiediamo un’attenzione in più, continuando sulla strada del governatore De Luca che ha visitato Avella e apprezzato ciò che abbiamo. È necessario che la Legge sul turismo venga portata avanti e che vengano aperti dei Siat nei paesi che fanno parte dei distretti turistici. Il nostro obiettivo è alzare la qualità della vita in Irpinia”.
Ma l’attenzione sui territori interni non può non affrontare il problema dei trasporti. L’importanza dei collegamenti con Napoli, Caserta, con la Costiera Amalfitana, per proporre loro l’offerta del Partenio, è stata più volte evidenziata nel corso della presentazione. E non è mancata una critica “abbiamo un tratto ferroviario che arriva a Baiano. Piuttosto che spendere milioni e milioni per fare tunnel o altre cose che non servono a niente, riflettiamo sulla possibilità di impiegare solo mezz’ora da Napoli a Mercogliano”, ha fatto notare Giuditta.
Tutto pronto anche per stabilire convenzioni con le Università di Napoli e Salerno, per ottenere una serie di dati scientifici che aiutino i componenti del distretto a muoversi nella giusta direzione. Tra le attività che potrebbero rientrare nella prima parte di quello che viene presentato come un grande ma non impossibile lavoro, anche corsi di lingua per una migliore accoglienza degli stranieri. “A Summonte – ha raccontato ancora Giuditta – da quando siamo tra i borghi più belli d’Italia, ne arrivano di turisti stranieri, e se non si conosce la lingua ci si trova in difficoltà”.
E poi corsi di formazione per la conoscenza del territorio e pulizia della montagna, per i quali si impegnerà anche l’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia, presidente onorario del distretto in questione. Guariglia ha sottolineato l’esigenza di una scuola di formazione turistica del territorio “con cui non solo daremo la possibilità ai giovani di conoscerlo a fondo, ma anche di rimanervi”.
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