Un distretto biomedicale in Irpinia. È la proposta unitaria del Partito democratico presentata questa mattina ad Avellino dal commissario Aldo Cennamo. “È un progetto di lungo periodo che ha suscitato l’attenzione di Cnr e Federico II, oltre che dallo stesso governatore De Luca che l’ha già fatta sua. Si inserisce perfettamente nelle linee di finanziamento dei fondi europei“, dice l’ex parlamentare nell’introduzione: “Il distretto di Mirandola è tra i primi al mondo e noi dobbiamo dialogare con esso. Superando i campanilismi”.
Accanto a lui i candidati al Consiglio regionale e il dottore Rino De Stefano. Il medico dell’azienda ospedaliera “Moscati” spiega: “Il saldo demografico drammatico, la crisi sanitaria, tutto ci ha fatto lavorato su questa proposta. Il settore biomedicale ha una redditività potenziale altissima, la telemedicina offre grandi possibilità di sviluppo. Se investi un euro ne tornano 25 centesimi. Noi vogliamo dare un impulso per creare lavoro vero. Neuromed, CNR, Biogem, il Moscati, la clinica Montevergine, le industrie già presenti devono starci dentro. Domotica e telediagnosi possono ad esempio far vivere meglio i nostri anziani“.
La formazione dei giovani però deve essere orientata in modo da profilare ragazzi in grado di lavorare nel settore. “Non abbiamo sedi universitarie ma interagiamo con tutte le università. Fondamentale sarà pure il rapporto con le scuole superiori e la creazione di un Its (Istituto tecnico specialistico) come quello già esistente per la meccatronica, dedicato al biomedicale“, aggiunge De Stefano