Nella sede centrale del Comando di Avellino le celebrazioni in onore di Santa Barbara. In primis il Comandante Provinciale Rosa D’Eliseo ha deposto una corona di fiori sulle tombe di due vigili del fuoco scomparsi in giovane età, Generoso Iandolo e Antonio De Fazio. Alle ore 9,00 presso il Comando Provinciale sono stati accolti i bambini in visita con i loro genitori per la partecipazione al percorso ludico “Pompieropoli”. Quindi sono intervenute le locali Autorità civili e militari che hanno assistito alla discesa del tricolore con l’intervento del personale specializzato Speleo-Alpino-Fluviale, sulle note dell’inno di Mameli. Prima dell’inizio della Santa Messa è stata deposta una corona di fiori al monumento ai Caduti. Alla Santa Messa, che è stata officiata dal Vescovo di Avellino Mons. Arturo Aiello, hanno partecipato, oltre alle Autorità, i numerosi rappresentanza del personale operativo e dei pensionati insieme alle loro famiglie. Una bella statua di Santa Barbara, imprestata per l’occasione dalla Chiesa Madre di Altavilla Irpina, ha magnificato la funzione religiosa.
Al termine della celebrazione liturgica il Comandante Provinciale Rosa D’Eliseo ha tenuto un breve discorso di saluto ai presenti, in occasione del quale ha tracciato un bilancio dell’attività svolta dal Comando durante l’anno. Dopo la lettura dei messaggi augurali dei vertici dell’Amministrazione si è svolta la consegna delle benemerenze al personale operativo e in quiescenza. Le celebrazioni si sono concluse con i saggi professionali del personale operativo.
Per l’occasione è stato anche fornito il bilancio delle attività dei caschi rossi irpini. Bilancio che, tra l’altro, ha visto una netta impennata di interventi nei mesi estivi della scorsa estate in relazione all’estate 2016. “La festività di S.Barbara rappresenta per tutti noi anche il momento della sintesi di un anno, Quest’anno c’è stata una crescita del Comando soprattutto dal punto di vista operativo. Interventi piccoli o grandi, che possono essere a volte di eccezionale complessità e pericolo e devono essere affrontati con capacità tecniche elevate, impiego di nuove tecnologie e processi di ingegnerizzazione. Ma tutto ciò non basta se non accompagnato dal coraggio, dalla solidarietà e partecipazione al dolore altrui“, ha spiegato D’Eliseo.