“E’ importante e urgente la convocazione di un tavolo di crisi regionale ad hoc al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e il territorio in termini di sviluppo e produzione”. Lo scrivono i segretari generali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil in una lettera indirizzata al presidente Vincenzo De Luca e agli assessori al Lavoro e alle Attività produttive, Sonia Palmeri e Antonio Marchiello a proposito della vertenza ‘Whirlpool EMEA’ e dell’indotto presente in provincia di Avellino.
“Tale richiesta fa seguito alla decisione dei vertici della multinazionale Whirlpool EMEA, dello scorso 31/05/2019 di dismettere lo stabilimento di Napoli, cessando di fatto l’attività produttiva paventando il rischio di licenziamento di circa 160 lavoratori dello stesso indotto irpino – scrivono Fiordellisi, Melchionna, Simeone, De Maio, Di Capua, Esposito e Taccone -. L’indotto Whirlpool insiste nei Comuni di Montoro, Forino e Sant’Angelo dei Lombardi con le aziende Pasell (60% produzione Whirlpool), con Cellublook (70% produzione Whirlpool) e Scame mediterranea (100% produzione Whirlpool). I lavoratori direttamente coinvolti sono oltre 160, un numero rilevante, che va ad aggiungersi a coloro che sono già fuori dal mercato del lavoro e ad un contesto, quello irpino, che è già fortemente in crisi, causando una desertificazione totale. CGIL Avellino, CISL IrpiniaSannio e UIL Avellino-Benevento unitamente alle rispettive categorie del comparto, chiedono un incontro urgente, data l’emergenza del momento accresciuta dalle dichiarazione del dirigente La Morgia nell’incontro svoltosi presso il Mise: a Napoli perdiamo non bastano gli incentivi”.
“In considerazione di quanto sopra detto, con le maestranze e le aziende insistenti in Irpinia e direttamente coinvolte dagli effetti delle scelte della Whirlpool sul sito di Napoli, è importante ed urgente la convocazione di un tavolo di crisi regionale ad hoc al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e il territorio in termini di sviluppo e produzione”, conclude la lettera.