Arrivano i primi 200mila euro per la zootecnia in Alta Irpinia. Sul bollettino regionale di ieri compare infatti il decreto di finanziamento, assegnato dalla Regione Campania all’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, con il quale si apre alla possibilità per i 25 Comuni del Progetto pilota di mettere mano alla costituzione della azienda zootecnica. Sarà questa uno dei pilastri della strategia di sviluppo pensata dai sindaci dell’area per creare occupazione, di pari passo con l’azienda forestale e la rete dei beni culturali e museali.
I fondi, ricavati da una misura del Psr (la 16.7.1. “Sostegno a strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativo”) ormai divenuta famosa in Alta Irpinia, perché nell’ultimo anno al centro di corpose polemiche finalizzate alla creazione dell’azienda forestale, serviranno a sostenere le spese di progettazione e di costituzione del partenariato. A differenza delle foreste, però, di zootecnia finora al tavolo della Città dell’Alta Irpinia si è parlato molto poco. E’ noto soltanto che il capofila sarà l’Istituto con sede a Portici ed è noto che i 25 Comuni hanno dovuto deliberare l’adesione. La materia è quella degli allevamenti.
Sabato scorso a Nusco, nel scorso dell’ultima riunione del Progetto pilota, sul tema era intervenuto il primo cittadino di Torella dei Lombardi Amado Delli Gatti. “Sulla zootecnia vorrei che l’Istituto zooprofilattico ci spiegasse cosa sta facendo”, aveva detto in modo risoluto.