L’assegno di Inclusione è ufficialmente strappato: da oggi non esiste più | L’INPS ci lascia nei guai

INPS - fonte_Ansa - Irpiniapost.it
Gli italiani sono disperati: l’INPS ha strappato definitivamente l’Assegno di Inclusione. Ecco cosa cambia da oggi
L’Assegno di Inclusione è stato ufficialmente strappato: da oggi non esiste più.
Una misura che sparisce all’improvviso, lasciando migliaia di persone senza riferimento.
L’INPS, con questa decisione, rischia di mettere in seria difficoltà molte famiglie.
Ma cosa significa davvero e quali sono le conseguenze? Ecco le risposte.
L’INPS tira dritto: l’Assegno di Inclusione non esiste più
Addio all’Assegno di Inclusione: è stato strappato. Da oggi non esiste più e la notizia ha già scatenato preoccupazioni e polemiche in tutta Italia. Una misura che era stata presentata come sostegno fondamentale per tante famiglie e che invece viene improvvisamente cancellata, lasciando migliaia di persone nell’incertezza. L’INPS, con questa scelta, viene accusato di lasciare nei guai chi contava su quel contributo per affrontare le spese quotidiane. Non si tratta di un piccolo cambiamento, ma di un taglio netto che chiude le porte a un aiuto economico che molti avevano imparato a considerare indispensabile.
L’addio all’Assegno di Inclusione non è dunque un dettaglio burocratico, ma un vero e proprio terremoto sociale che mette in difficoltà famiglie fragili e cittadini che vivevano con questo supporto. È per questo che la notizia sta facendo tanto rumore e sollevando discussioni da ogni parte. Ma cosa significa davvero questa decisione e quali saranno le conseguenze concrete? Non ti resta che passare subito al prossimo paragrafo per avere tutti i dettagli.

Ecco cos’è successo davvero e cosa cambia da oggi
La verità è che l’Assegno di Inclusione rischia di venire “strappato” in automatico se non si rispettano le scadenze fissate dall’INPS. Per mantenere il diritto all’ADI è infatti obbligatorio rinnovare ogni anno l’ISEE entro il 28 febbraio, presentando una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata. Se questo passaggio non viene effettuato nei tempi stabiliti, l’erogazione dell’assegno viene sospesa. Solo dopo la presentazione del nuovo ISEE i pagamenti riprendono e gli importi vengono eventualmente recuperati a partire dal mese successivo alla regolarizzazione.
In sostanza, se l’ISEE non viene aggiornato, il sostegno si interrompe automaticamente, proprio come se fosse “strappato”, lasciando chi ne usufruisce senza alcuna copertura economica fino al nuovo invio della documentazione. È quindi fondamentale rispettare la scadenza annuale per non perdere il beneficio e non ritrovarsi in difficoltà. Ecco spiegato in che senso si parla della fine dell’Assegno di Inclusione e di come l’INPS gestisce la sua erogazione.