Tassa di residenza italiana: 100 euro da pagare entro fine mese | Passata l’ordinanza ufficiale

donne tristi

La nuova tassa (Foto di Ben White su Unsplash) - irpiniapost.it

La nuova tassa da 100 euro fa discutere: è ufficiale, riguarda tutti i residenti (e anche i turisti). Ma cosa nasconde davvero?

Si dice spesso che in Italia si paghi per tutto. Per entrare in una ZTL, per sedersi all’ombra in spiaggia, per chiedere un certificato che dice che esisti. Ma stavolta, qualcuno ha deciso di fare un passo oltre.

È in arrivo una nuova tassa. Ufficiale, già approvata, e da saldare entro fine mese. È già tutto nero su bianco. E stavolta riguarda chi decide di “mettere radici” nel Bel Paese, anche se solo per pochi giorni.

L’idea, secondo chi l’ha proposta, è “sacrosanta”: chi soggiorna, paga. Chi vive stabilmente, pure. Dopotutto, mantenere il decoro urbano costa. E chi meglio dei residenti – o presunti tali – può contribuire direttamente? Insomma, in un modo o nell’altro, tutti partecipano alla grande impresa della pulizia collettiva.

Qualcuno già parla di una “tassa di residenza 2.0”, un po’ come quella di soggiorno, ma con un tocco più selettivo. Certo, ci si chiede: perché adesso? E soprattutto: dove si comincia? Scopriamo questa novità che farà storcere il naso a molti.

Tassa di residenza italiana: la novità

La risposta arriva dalle montagne. Sì, quelle cartoline viventi che fanno da sfondo a pascoli ordinati e paesini che sembrano usciti da un plastico. La provincia autonoma di Bolzano ha deciso che la convivenza civile passa anche – e soprattutto – dal guinzaglio.

In parole povere, spiega repubblica.it, chi vuole avere un cane lì, dovrà pagare. Anzi, già che ci siamo, anche chi porta il cane in visita. Residenti? 100 euro l’anno. Turisti? 1,50 euro al giorno. Gli amici a quattro zampe diventano ufficialmente turisti, con tanto di tassa da 100 euro mensile.

cane sul prato
Un meraviglioso cane (Foto di Kamil Pietrzak su Unsplash) – irpiniapost.it

Rivoluzione o involuzione?

Una rivoluzione? Un’invasione fiscale? Dipende da dove si guarda. La mossa, secondo le autorità locali, è semplice: se non riusciamo a convincere i padroni a raccogliere i ricordini lasciati dai loro amici a quattro zampe, proveremo a convincere i loro portafogli. L’obiettivo? Strade più pulite e nuove aree attrezzate per cani. Il mezzo? Il caro vecchio balzello.

Non è la prima volta che si tenta la via della repressione elegante: anni fa si era addirittura parlato di tracciare geneticamente gli escrementi per risalire al colpevole. Ma niente da fare: troppe complicazioni. Meglio tornare a metodi più diretti e meno “scientifici”. Quindi se volete passeggiare con Fido tra i sentieri altoatesini, ricordatevi di portare anche il bancomat. Oppure imparate a portarvi dietro i sacchetti, come sarebbe più giusto.