La chiamano “l’auto dei tirchiacci italiani”: costa così poco che all’inizio non ci credi | Ma non è una truffa

donna in auto che sorride

L'auto che costa pochissimo (foto canva) - irpiniapost.it

Scopri l’auto che costa pochissimo, consuma ancora meno e fa impazzire gli italiani: no, non è una truffa. Ecco perché tutti ne parlano.

In un mondo in cui anche un caffè costa tanto da essere diventato quasi un lusso, stupisce ancora che qualcosa possa definirsi “economico” senza essere sinonimo di fregatura. Eppure c’è un angolo del mercato automobilistico dove la parola “risparmio” non fa rima con “rinuncia”, ma con “genialità”.

Nel frattempo, le strade cittadine continuano a popolarsi di SUV che sembrano usciti da Jurassic Park: enormi, affamati, e perennemente alla ricerca di un parcheggio che non esiste. Gente che compra macchine larghe come garage, salvo poi fare manovre da autoscontro per cercare di infilarsi nel buco davanti a casa. Tutto questo mentre la benzina costa più dello champagne.

Intanto, in silenzio, le vere protagoniste del cambiamento si fanno largo tra le auto che hanno bisogno del navigatore per girare in centro. Sono piccole, intelligenti, tecnologiche e – soprattutto – hanno un gran talento per fare tanto con pochissimo. Ma non fanno rumore, perché il rombo non serve a chi sa dove andare.

A dare fastidio, forse, è proprio quel loro essere poco “instagrammabili”. Nessuna portiera che si apre ad ali di gabbiano, nessun display da astronave. Ma sotto quell’aria da auto modesta, si nasconde un piccolo miracolo dell’ingegneria. E non temere, non è né elettrica pura né un triciclo con il tetto. È qualcosa di meglio.

L’auto che non ti aspetti a questo prezzo

La nuova outsider del mercato viene dal Giappone (lo avevi immaginato?) dove hanno deciso che è giunto il momento di dire basta al dogma “più spendo, meglio vado”. Il risultato? Una citycar ibrida con consumi ridicoli, prezzo accessibile, e una faccia tosta che farebbe invidia anche alle auto ben più blasonate.

Compatta ma affilata, lunga 3,78 metri, è perfetta per muoversi in città, schivando SUV incastrati in doppia fila come paletti da slalom. E con il nuovo sistema Full Hybrid, è anche la prima della sua categoria a portare efficienza vera in un segmento A, come riporta reportmotori.it. La CO₂? Giù del 18%. Il consumo? Fino a 30 km con un litro. Non è magia, è ingegneria.

auto toyota
Una Toyota (Foto di M. Richter da Pixabay) – irpiniapost.it

Un miracolo di ingegneria

Sotto il cofano, un tre cilindri da 1.5 litri spinge con 116 cavalli. Eppure, niente spacconate: la velocità massima tocca i 172 km/h, ma lei preferisce la guida urbana, silenziosa, agile e senza stress.

Insomma, “l’auto degli straccioni italiani” forse perché costa poco (anche 15.000 con gli sconti del concessionario),  forse perché chi la guida preferisce spendere i soldi in viaggi piuttosto che in benzina. Ma chi ha provato la Toyota Aygo X Full Hybrid sa che la vera ricchezza, oggi, è guidare un’auto intelligente, accessibile e a misura d’uomo. O meglio: a misura di parcheggio.