Traffico di droga tra Irpinia e Napoli: smantellata la rete, 33 indagati | Intervento della DIA

Arresto

Arresto per droga (Pixabay) IrpiniaPost.it

Maxi inchiesta della Procura di Napoli tra Altavilla Irpina, Serino e Avellino: smantellato un vasto traffico di droga. 

Nelle colline dell’Irpinia, dove la vita sembra scorrere lenta tra piazze e campanili, qualcosa di insolito si muoveva nell’ombra.

Strade secondarie percorse da auto sconosciute, volti nuovi nei bar di paese, abitudini che improvvisamente cambiano.

Nessuno avrebbe immaginato che dietro quella calma apparente si celasse un intreccio molto più complesso, capace di collegare piccoli comuni e grandi città nell’illegalità.

Un filo invisibile, che per anni ha unito territori diversi con lo stesso, oscuro disegno: il traffico di droga. Rete smantellata dalle Forze dell’ordine.

Irpinia sotto osservazione: nel silenzio si nascondeva un traffico milionario

Altavilla Irpina, Serino, Grottolella. Località tranquille, immerse nel cuore verde dell’Irpinia, spesso sinonimo di pace e normalità. Ma, nella quiete della zona, si nascondeva un’organizzazione ben radicata che muoveva cocaina, hashish e marijuana lungo le strade di provincia, fino a raggiungere i mercati di Napoli e Taranto.

L’indagine della Procura di Napoli, coordinata dall’Antimafia, ha svelato un intreccio criminale complesso, con diramazioni che toccavano diversi comuni dell’Avellinese. Ogni passaggio era studiato nei minimi dettagli: dalla gestione dei fornitori ai trasporti, fino alla vendita nelle piazze. I paesi irpini, finora considerati “tranquilli”, si sono così ritrovati al centro di una delle operazioni antidroga più vaste degli ultimi anni.

DIA
DIA (Seeklogo-Canva) IrpiniaPost.it

Antimafia in azione: 33 persone indagate tra Avellino e Napoli

A guidare l’organizzazione, secondo quanto emerso, c’era Americo Marrone, indicato come promotore e organizzatore principale. Intorno a lui, una fitta squadra di collaboratori. Un gruppo di persone avrebbero gestito logistica e distribuzione della droga. Mentre un altro indagato avrebbe coordinato i fornitori e le finanze gestendo ogni passaggio di merce e denaro. Il compito di due fratelli,  insieme a un collaboratore, era invece assicurare la rete di corrieri e pusher attiva sul territorio.

Le prove raccolte raccontano di un sistema ben rodato: intercettazioni telefoniche e ambientali, video, osservazioni dirette, arresti e sequestri di oltre 50 kg di hashish e 2 kg di cocaina. I movimenti della banda sono stati registrati tra Avellino, Napoli e Taranto. Ciò dimostrerebbe la solidità di una rete capace di mantenere continuità e controllo per anni sul territorio. Tutti gli indagati restano presunti innocenti, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. La Procura di Napoli valuterà ora le successive fasi del procedimento penale, mentre le comunità irpine assistono con stupore a una vicenda che ha infranto l’immagine di serenità dei loro paesi. Un richiamo alla realtà: anche i luoghi più silenziosi possono nascondere traffici che attraversano l’Italia da nord a sud. Fondamentale l’intervento e la coordinazione delle Forze dell’ordine per smantellare un’organizzazione solida e radicata sul territorio.