“Se hai un’auto diesel hai diritto ad 1 anno di rimborso carburante”: firmato il decreto legge | Tutti aventi diritto

Auto Diesel

Auto Diesel (Canva) IrpiniaPost.it

Dieselgate: case automobilistiche alla sbarra, 1,6 milioni di automobilisti chiedono giustizia. Se hai un auto diesel è il tuo momento.

Dieci anni dopo lo scandalo che travolse le case automobilistiche, il fantasma del Dieselgate torna a scuotere l’Europa.

A Londra si apre un processo che potrebbe ridisegnare i confini della responsabilità industriale.

Sul banco degli imputati siedono giganti dell’automotive, accusati di aver manipolato i test sulle emissioni.

Il verdetto atteso non riguarda solo il passato, ma anche il futuro della mobilità. Cosa sta succedendo e chi ha diritto a 1 anno di rimborso.

Un processo che riscrive la storia del motore diesel

È iniziato nel cuore di Londra il processo che promette di diventare uno spartiacque per l’intera industria automobilistica. Sono cinque marchi oggi sotto accusa per presunta manipolazione dei test sulle emissioni. La vicenda, che ricorda da vicino il celebre caso Volkswagen del 2015, si concentra su un punto chiave: l’uso di dispositivi capaci di riconoscere le prove ambientali e alterare artificialmente i dati per restare entro i limiti di legge.

Per i giudici britannici si tratta di uno dei procedimenti civili più imponenti della storia recente, con 1,6 milioni di automobilisti uniti in un’unica class action. Il processo, della durata prevista di tre mesi, dovrà stabilire se anche questi costruttori abbiano commesso quello che gli avvocati dei ricorrenti definiscono “un inganno industriale sistemico”. Le case automobilistiche, dal canto loro, respingono ogni accusa e rivendicano la conformità dei propri sistemi alle norme vigenti all’epoca dei fatti.

Rimborso
Rimborso (Canva) IrpiniaPost.it

L’ombra di Volkswagen e la nuova sfida dell’industria verde

L’eco del Dieselgate tedesco continua a risuonare nei tribunali europei. Dopo aver ammesso di aver installato software truccati su oltre 11 milioni di veicoli, Volkswagen pagò più di 30 miliardi di euro in multe e risarcimenti. Nel 2020, anche l’Alta Corte britannica ne riconobbe la colpevolezza, aprendo la strada a un precedente giudiziario che oggi pesa sulle sorti dei nuovi imputati. Il procedimento londinese non riguarda solo cinque case automobilistiche, ma potrebbe coinvolgere a catena altri marchi: Volkswagen-Porsche, Opel, Jaguar Land Rover, Bmw, Fca-Suzuki, Volvo, Hyundai-Kia, Toyota e Mazda.

Se la Corte dovesse riconoscere la manipolazione, le conseguenze economiche e d’immagine sarebbero colossali, trasformando il processo nel più grande contenzioso ambientale della storia europea. Ma la vera portata di questa vicenda va oltre il tribunale. Il primo Dieselgate accelerò la transizione verso l’elettrico; questo nuovo capitolo potrebbe segnarne la definitiva consacrazione. Con l’industria chiamata a scegliere tra innovazione e trasparenza, Londra diventa oggi il simbolo di una resa dei conti che può decidere il futuro del motore termico in Europa.