CAPPOTTO TERMICO A 1 EURO: passata la nuova storica Manovra 2025 | Devi solo scegliere il giorno dei lavori

Cappotto termico a 1 euro

Cappotto termico a 1 euro (Canva) IrpiniaPost.it

Una misura storica torna a far parlare di sé: il cappotto termico a 1 euro. Ma la verità è molto diversa da come sembra.

La notizia ha acceso l’entusiasmo di molti: si torna a parlare del cappotto termico a 1 euro, un incentivo che promette di rivoluzionare il modo di ristrutturare le abitazioni.

C’è chi già sogna di ridurre i costi energetici senza spendere quasi nulla e chi, invece, teme l’ennesima illusione.

Ma è davvero possibile rinnovare la propria casa con un solo euro?

Dietro lo slogan accattivante della nuova Manovra 2025, si nasconde una realtà molto più complessa.

Cappotto termico a 1 euro: tra sogno e realtà

Da anni, la promessa dell’isolamento a costo simbolico è diventata una sorta di leggenda energetica. Un modo per rendere accessibile a tutti l’efficienza domestica e ridurre gli sprechi di calore. Con la Manovra 2025, il tema è tornato al centro del dibattito, spinto da nuove strategie per contenere i consumi e rilanciare il settore edilizio.

Il cappotto termico, come noto, consente di isolare le pareti e migliorare il comfort abitativo, abbassando le spese in bolletta e aumentando il valore dell’immobile. Ma dietro le cifre simboliche e gli slogan pubblicitari, si celano spesso regole precise e limiti stringenti. È qui che entra in gioco la differenza tra incentivo reale e “offerta miracolosa”. Negli ultimi anni, molti Paesi europei hanno sperimentato versioni diverse di questo bonus, con risultati alterni. Alcuni hanno puntato su ristrutturazioni sostenibili e controllate, altri hanno finito per affrontare abusi, frodi e lavori eseguiti con materiali scadenti.

Cappotto termico a 1 euro
Cappotto termico a 1 euro (Canva) IrpiniaPost.it

La fine del sogno del cappotto termico a 1 euro

Tutto nasce da un programma che, per un periodo, ha davvero permesso a migliaia di famiglie di isolare tetti e soffitte pagando soltanto 1 euro. Era un’iniziativa statale pensata per aiutare i redditi più bassi, parte del progetto di riqualificazione energetica Certificat0 di economia dell’energia (CEE). L’obiettivo era ambizioso: ridurre i consumi e rendere più green il patrimonio edilizio nazionale. Ma la realtà ha preso presto una piega diversa. Aziende senza scrupoli hanno sfruttato la misura per lanciare campagne di telemarketing aggressive, convincendo i cittadini a firmare contratti poco chiari e applicando costi nascosti per lavori extra. La qualità degli interventi, spesso, lasciava a desiderare e le spese aggiuntive cancellavano ogni vantaggio economico.

Oggi, gli incentivi per la riqualificazione energetica restano, ma con criteri più selettivi e importi variabili in base al tipo di lavoro. E per rispondere alla domanda che in molti si pongono: sì, il celebre “cappotto termico a 1 euro” esiste davvero, ma in Francia.