Categories: Attualità

Accordo a Frigento per un’architettura eco-sostenibile

Firma di un accordo interessante tra Frigento, Unione Terre dell’Ufita e distretto Stress (sviluppo tecnologie e ricerca per l’edilizia sismicamente sicura ed eco-sostenibile). Si punta a un recupero delle risorse architettoniche e culturali del centro storico di Frigento e degli altri comuni dell’Unione. Modelli di efficientamento energetico di molte abitazioni, per esempio. Verranno pianificati interventi per rendere moderne le parti antiche di edifici, ma conservando l’architettura dei luoghi: soprattutto all’esterno. La firma a Frigento, Palazzo De Leo. Tra Luigi Famiglietti, deputato e sindaco. Angelo Cobino, primo cittadino di Grottaminarda e presidente Unione Ufita. Ed Ennio Rubino, numero uno del Distretto. “Le attività dell’accordo – spiega Famiglietti – rientrano nel progetto di ricerca Metrics, finanziato dal Pon Ricerca e Competitività e daranno un contributo tecnico-scientifico al percorso di valorizzazione del patrimonio naturale ed architettonico di queste zone”. In conferenza stampa c’è spazio per la domanda delle domande. Cosa fare di edifici sismicamenti sicuri, belli o eco-sostenibili, una volta terminati i lavori? Secondo Rubino, che non è irpino ma sulle potenzialità e criticità dei luoghi è ferratissimo, bisogna rendere concreti progetti come questo: “E quindi innanzitutto rendere consapevoli le popolazioni che è necessario un salto di qualità se si vuole migliorare la vita e l’economia di borghi e paesi. Il termine valorizzazione – spiega – a volte si usa a sproposito. Siamo tutti d’accordo sul significato, ma c’è bisogno di un sistema nuovo se si vuole parlare di innovazione e servizi. Stiamo parlando di aspetti che richiedono una multidisciplinarietà, un coinvolgimento dei cittadini, degli investitori privati. Dobbiamo metterci d’accordo anche sui temi dell’edilizia e della sostenibile. Sostenibile, secondo la mia visione, deve tradursi in sviluppo, crescita, occupazione”. Gli alberghi diffusi sono un esempio. Ma comuni come Villamaina e Sturno devono puntare su flussi legati alle loro peculiarità: terme e sport su tutte. Anche se il progetto in questione non riguarda direttamente il flusso di visitatori, il tema resta centrale. Perché senza visitatori esterni, turisti o meno, l’economia non si muove. Si può muovere con Expo? Risponde Cobino: “Noi ci siamo a Milano, ci mancherebbe altro. Ci aspettiamo dei risultati un termini di visibilità, ma contemporaneamente dobbiamo metterci al lavoro subito per far trovare qualcosa a chi verrà a vedere queste terre”.

Redazione IrpiniaPost

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