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Amministrative Bisaccia, De Gianni: “Sosterremo Gallicchio”

Da Michele De Gianni e gruppo Bisaccia la gentile, riceviamo e pubblichiamo Si susseguono, negli ultimi giorni, riunioni pubbliche e private, nonché lettere aperte e appelli a mezzo stampa e social network, per proporre la costruzione di un’alternativa politica all’amministrazione comunale attualmente in carica a Bisaccia. In un’epoca in cui nessuno rappresenta più nessuno, è bene ricondurre riunioni, lettere aperte e appelli nel loro giusto alveo: sono esternazioni ed auspìci di privati cittadini che, ognuno nelle forme e con gli strumenti culturali a propria disposizione, pensano di concorrere alla determinazione degli eventi amministrativi. Niente di più. Se qualcuno, invece, si illudesse di esternare in nome e per conto di una parte significativa dell’opinione pubblica bisaccese, converrebbe richiamarlo alla realtà. D’altra parte, sia verificando i riscontri alle recenti esternazioni, sia spulciando, come avrebbe fatto un antico romano, gli annali della politica bisaccese per trovare il segno lasciato da costoro nella storia del nostro paese, la risposta appare scontata. Se, poi, l’impegno amministrativo è confuso con qualche sfogo verbale sui social network o qualche frequentazione altolocata, a maggior ragione conviene riportare costoro coi piedi per terra. Non si illuda tantomeno l’amministrazione uscente di poter vantare qualche primato: nemmeno della loro azione amministrativa crediamo si parlerà nei libri di storia. Di sicuro rimarrà ai posteri, per i prossimi decenni, la profonda trasformazione subìta dal nostro territorio, che questa amministrazione non ha mai cercato di governare, anzi ha piuttosto cavalcato. Partendo, dunque, dal presupposto che nessuno è nella condizione di vantare alcunchè, i cittadini bisaccesi vorranno accogliere, nello stesso alveo e con le stesse riserve, anche le esternazioni di altri privati cittadini che, senza pretese, ma nello stesso tempo senza alcuna soggezione e in piena autonomia, stanno concorrendo, lealmente e silenziosamente (almeno fino a oggi), alla formazione di una lista elettorale che, ancorché antitetica all’amministrazione uscente, si è posta fin dalla prima ora l’obiettivo di connotare la propria azione in forma propositiva. Con tale spirito costruttivo e con senso di responsabilità, abbiamo raccolto l’invito al dialogo ricevuto alcuni mesi fa da Pasquale Gallicchio, segretario del Partito Democratico bisaccese. Senza personalismi e senza anteporre alla discussione pretese di candidature, abbiamo accettato il confronto. Contestualmente abbiamo più volte ribadito al segretario del Partito Democratico che la nostra adesione non sarebbe stata incondizionata; non nasceva dalla necessità di prestare semplicemente qualche volto nuovo alla squadra che, nel passato, si era già contrapposta all’amministrazione uscente, né tantomeno sentivamo l’esigenza di costruire “l’Invincibile Armada” bisaccese. Abbiamo chiesto a Pasquale Gallicchio di verificare se questo confronto potesse concretizzarsi nella elaborazione di una soluzione che conciliasse sia l’esigenza di costruire una proposta consistente e non puramente velleitaria, sia la necessità di rinnovare il quadro e il metodo politico. Già da diversi mesi, infatti, avevamo sottoposto a Pasquale Gallicchio la nostra idea di portare la discussione programmatica alla pubblica attenzione. Avevamo suggerito di indire delle riunioni aperte in cui discutere di tematiche amministrative e verificare, anche in quelle sedi, l’emersione di personalità interessanti che avrebbero potuto, con la forza delle idee e del ragionamento, partecipare alla costruzione della proposta programmatica e della lista elettorale. Ma abbiamo sacrificato questo metodo alle sollecitazioni di chi ci suggeriva che queste pubbliche manifestazioni sarebbero state interpretate come divisive fughe in avanti, urtando la sensibilità di coloro che avrebbero dovuto e potuto concorrere alla costruzione del progetto politico. Le discussioni, dunque, sono proseguite in forma riservata. Quando abbiamo capito che la proposta elettorale poteva convergere sulla candidatura a Sindaco dello stesso segretario in un quadro di rinnovamento condiviso, non abbiamo esitato ad offrire la nostra disponibilità: abbiamo subito pensato che la figura di Pasquale Gallicchio potesse rappresentare il giusto equilibrio tra le componenti in campo. Com’era normale che fosse, l’indicazione non è stata unanime: sia chiaro, nessun incontro carbonaro, nessun complotto alle spalle di alcuno, nessuna dietrologia, ma solo confronto dialettico tra le parti. Come un orologio svizzero, dal giorno successivo a questa designazione, iniziavano le esternazioni di coloro che rivendicavano, a tempo scaduto e con metodi mai praticati precedentemente, il titolo a mettere in discussione la candidatura di Pasquale Gallicchio: lettere aperte ai bisaccesi, richiesta di primarie, proposte di costruzione di una improbabile “Invincibile Armada”. Molti esternatori non abbiamo mai avuto il piacere di incontrarli nelle sedi di discussione. Tra gli estensori delle esternazioni, anche Franco Arminio, che fino a quel momento non aveva mai posto il tema della propria candidatura a Sindaco. Lo abbiamo invitato ad esporre le sue ragioni in una riunione tra tutte le parti, lo abbiamo ascoltato e abbiamo registrato la sua richiesta di riaprire la discussione sul candidato Sindaco, senza che egli, richiesto dalla platea, fornisse indicazione di un metodo oggettivo di scelta e mettendo addirittura in dubbio, più di una volta, la sua stessa partecipazione alla nuova eventuale contesa. Dunque una rivendicazione piuttosto astratta che è caduta nel vuoto. Le esternazioni continuavano successivamente con sponsorizzazioni di dirigenti nazionali del Partito democratico: abbiamo apprezzato la forte presa di posizione del circolo bisaccese e della segreteria provinciale nel sostenere con decisione la candidatura di Pasquale Gallicchio e le ragioni di una scelta. Nonostante ciò, continuiamo ancora a registrare voci fuori campo che mai hanno giocato la partita nelle sedi opportune. Ci siamo sempre comportati lealmente e abbiamo esposto le nostre ragioni davanti ai nostri interlocutori senza mai sottrarci alla discussione. Continueremo a farlo perchè crediamo nella bontà del progetto che si sta delineando e, perciò, sosterremo la candidatura di Pasquale Gallicchio. Tuttavia non rinunciamo alle nostre idee e, se qualcuno immagina che esse debbano essere messe nell’angolo o sacrificate a logiche già sperimentate, non esiteremo un solo istante a valutare ogni azione per poterle attuare esercitando, se lo riterremo necessario, la nostra autonomia elettorale. comments

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