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Area Pilota, dissidenti in pressing: ‘Vogliamo le carte’

Chiarimenti, carte. Forma e sostanza. E’ quanto chiedono i sette sindaci dell’Alta Irpinia, i cosiddetti dissidenti, al presidente dell’Area Pilota e sindaco di Nusco, Ciriaco De Mita. Tutto scritto in una lettera indirizzata per conoscenza anche al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, al nuovo coordinatore nazionale per le Aree Interne, Enrico Borghi, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti e all’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. La questione è il Progetto Pilota.Nella conferenza stampa di Avellino i sindaci di Sant’Angelo dei Lombardi, Montella, Calitri, Morra De Sanctis, Villamaina, Rocca San Felice e Conza lo avevano promesso. “Da oggi in poi pretendiamo più trasparenza”. E di fatto è quello che chiedono oggi, all’indomani del nuovo scontro alConsorzio dei Servizi Sociali. Lo scontro è sempre lo stesso. Da una parte i sette, dall’altra i diciotto a maggioranza Udc – (nella foto Rosanna Repole e Stefania Di Cicilia, per Sant’Angelo e VillamainaCiriaco De Mita e Luigi D’Angelis per Nusco e Cairano) –Leggi anche: Lo scontroalla Comunità Montanaesui Gal – “Prima di andare nei rispettivi Consigli comunali per l’approvazione ci sembra necessario che ogni scheda comprenda la fonte finanziaria, il soggetto attuatore, il cronoprogramma, i tempi per la realizzazione, l’organismo di verifica e controllo, così come è opportuno definire il modello di governance da scegliere per l’attuazione della strategia. Richieste – si legge – motivate esclusivamente da spirito positivo onde evitare di perdere tempo prezioso al momento dell’approvazione. Per agevolare il percorso di conoscenza si chiede di mettere a disposizione presso la sede della Comunità montana Alta Irpinia scelta dall’assemblea dei sindaci, il report delle riunioni e i fogli di presenza con l’elenco dei sindaci che hanno partecipato alle riunioni. E’ opportuno conoscere il nome del dipendente a cui viene affidato il compito di tenuta degli atti richiesti. Da ultimo non bisogna trascurare in un quadro di sviluppo ecosostenibile del territorio, le problematiche riguardanti l’eolico tenendo conto che nel prossimo mese di ottobre scade il termine per l’approvazione del Pear“.Questo il documento, che se da una parte sembra nella forma una legittima richiesta di regole e trasparenza al tavolo della Città altirpina, dall’altra potrebbe acuire le divergenze tra i due schieramenti. Sì, perché al momento si tratta di schieramenti. comments

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