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Area Pilota: i governatori passano e Nusco resta?

Ci siamo, si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Il governatore Vincenzo De Luca sarà a Nusco martedì alle 10.30per firmare l’ok della Regione al Progetto Pilota dell’Alta Irpinia. Dopo oltre due anni di riunioni, verbali chiari o meno chiari, scartoffie e battaglie, dovrebbe essere il momento di una prima verità. Parliamo banalmente e brutalmente, parliamo di soldi. Da una parte sarà importante capire quanto la Regione sia intenzionata a tirar fuori. Ma allo stesso tempo sarà fondamentale capire come: con che tempi, con che tipo di gestione, da chi e per cosa. Già, perché che le somme fossero importanti – magari vicine ai 100milioni di euro – lo aveva detto ancheStefano Caldoro, l’ex governatore per anni additato come nemico dell’Alta Irpinia (soprattutto per la vicenda ospedali e trasporti). Era il 29 agosto del 2014 quando Caldoro arrivò a Nusco, crocevia del Progetto Pilota allora come oggi, con buona pace di una Calitri sede farlocca per qualche mese. Anche allora il pilota era con lui,Ciriaco De Mita. E l’ex governatore sparò la cifra dei 100 milioni che molti, a cominciare da Rosetta D’Amelio passando per Pietro Foglia per arrivare a Luigi Famiglietti e Umberto Del Basso De Caro, si affrettarono a smentire e sminuire qualche giorno dopo alla fiera di Calitri. C’è un retroscena politico, che per la verità alle persone del cosiddetto paese reale potrebbe giustamente interessare molto poco. I fondi che la Regione metterebbe a disposizione – anche se come detto si dovrà vedere quanto, quando e come – potrebbero relegare in un angolo, sullo scenario altirpino e non solo, proprio esponenti comeLuigi Famiglietti e Umberto Del Basso De Caro, da sempre sostenitori della centralità dello Stato (Roma) sull’Area Pilota. Tuttavia, questo è il punto centrale, l’annuncio lo avevamo già avuto ed era stato quello di Caldoro che qualche tempo dopo venne sconfitto anche con il contributo di De Mita. Un annuncio bis con un nuovo governatore servirebbe a poco se questi fondi non venissero individuati e dispiegati subito, per quanto possibile, al servizio delle persone. Sanità, trasporti, servizi per generare investimenti. Serve qualcosa di tangibile dopo due anni di tavoli.

Redazione IrpiniaPost

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