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Aumento tariffe Alto Calore, consumatori sul piede di guerra

Dopo l’aumento delle tariffe disposte dall’Alto Calore Servizi, i consumatori sono sul piede di guerra. “l’Alto Calore Servizi – dice la Federconsumatori Cgil – si allinea alle dinamiche degli ultimi tempi con l’aumento delle tariffe a danno dei cittadini ed in particolare dei più deboli e disagiati”. Le associazioni in difesa dei Consumatori e degli utenti erano in attesa di una chiamata per un confronto preventivo sulle modifiche della tabella tariffaria in vigore dal 1° Giugno 2013, che ha comportato un incremento sostanzioso delle tariffe, in quanto queste sono passate dal minimo contrattuale al consumo procapite di acqua. L’applicazione diretta di una maggiorazione del 17% con decorrenza Luglio 2015 sulle tariffe già esose comporterà costo esorbitante di un servizio vitale e indispensabile. “Certamente il presidente De Stefano non è a conoscenza  – commenta Fiorentino Lieto, responsabile della Federconsumatori CGIL  – e non immagina che ci sono famiglie costrette a dover riciclare l’acqua possibile per non incidere eccessivamente sul consumo e quindi evitare fatture con cifre impagabili. Il presidente De Stefano non si cala nel disagio di una famiglia che deve curare e accudire un anziano invalido e allettato, con necessità e urgenza di continue cure igieniche per assicurargli un decorso decoroso e dignitoso”. Le Associazioni avevamo proposto di tener conto dei disagi economici dei disoccupati e dei pensionati al minimo con tariffa per redditi ISEE inferiore a € 3.500,00; oltre ad aver proposto un consumo minimo e garantito di almeno 25 Mc di acqua gratuita, secondo il principio per cui l’acqua è un bene naturale di vitale importanza;. Le associazioni, inoltre avevano proposto di attuare tariffe agevolate per nuclei familiari superiori a 5 unità. “La Federconsumatori Avellino, unitamente al MDC e Adoc  – continua Lieto – aveva portato all’attenzione della dirigenza la necessità di rispettare le urgenze economiche del territorio, e di tener conto che la nostra Provincia ha una tendenza all’invecchiamento demografico, per cui un piano di revisione tariffario deve necessariamente tener conto di questi fattori. Auspichiamo che il Presidente De Stefano insieme a tutta la dirigenza dell’Ente Alto Calore voglia prendere in considerazione la sospensione degli aumenti fino a quando non avremo un confronto serio e poter varare un piano tariffario generale che tenga conto delle esigenze descritte. Logica e ragione vorrebbe che l’incremento indicato dall’Authority per l’energia, opportunamente adeguato al territorio, venga calcolato sulle nuove tariffe e non su quelle che lo stesso presidente aveva opportunamente definito sbagliate e inadeguate. Per quanto riguarda la Federconsumatori di Avellino unitamente alla CGIL tutta è pronta alla mobilitazione in difesa degli utenti e dei lavoratori che non intendono subire altre forme di tassazione e vessazione”.

Redazione IrpiniaPost

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